Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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Archive for ‘ComunicaVanelli’

La Ballerina di Jeff Koons dominerà il Rockfeller Center

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 17 Maggio 2017

Dal 2 giugno verrà esposta una meravigliosa installazione di Jeff Koons sulla piazza antistante il Rockfeller Center di Manhattan: una colossale creatura femminile in acciaio inossidabile “Seated Ballerina” seduta su uno sgabello intenta ad infilarsi la scarpetta.

Opera imponente e affascinante, testimonia  come l’arte pubblica possa evolversi col supporto di mecenati e istituzioni e a New York questo è uno dei settori culturali più amati oltre che un business in continua crescita!

La ballerina è come una “venere sulle punte” afferma Koons che è uno degli artisti più corteggiati attualmente,  “potresti vederci la Venere di Willendorf o una delle tante veneri antiche; ho fatto un lavoro sulla bellezza e anche sul senso della contemplazione e della quiete”.

L’opera ha beneficiato dell’apporto economico di un’organizzazione non profit newyorchese nata nel 2000 (APF)  che si occupa di produrre opere d’arte pubbliche particolarmente ambiziose ed è stata commissionata dall’azienda cosmetica Kiehl’s.

Una realtà giovane e simile a quella, di quarantennale esperienza, di Public Art Found che questa primavera ha portato il vortice liquido di Anish Kapoor al Brooklyn Bridge Park e inaugurerà un nuovo progetto di Ai Weiwei.

Vale sempre la pena andare o ritornare a nella Grande Mela, ora abbiamo una ragione in più. Magica NYC , magico Koons!

Jeff Koons

NEW YORK, NY - MAY 12:  A view of of Jeff Koons' Seated Ballerina at Rockefeller Center on May 12, 2017 in New York City.  (Photo by JP Yim/Getty Images)

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Che fine fa il lupo travestito da agnello

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 21 Marzo 2017

Questa favola di Esopo ha una morale molto chiara a noi adulti: la falsità e la menzogna si ritorcono contro lo stesso impostore.

Basta avere pazienza, lasciare che la corrente fluisca verso la sua direzione e al momento giusto il “lupo” viene smascherato e abbattuto, sempre!

Questa favola è anche l’emblema del passato di molti di noi, quando una sera di una settimana tranquilla e di un mese tranquillo in cui tutti gli ingranaggi apparentemente funzionano, qualche manciata di minuti ci cambiano la vita, ci lanciano sulle montagne russe senza la possibilità di discesa, ci catapultano in una dimensione parallela che non sapevamo nemmeno esistere.

Il “lupo” colpisce alle spalle, all’improvviso, ti azzanna sbucando dal nulla, tenta di sbranarti perché non gli sei più “utile” perché ci sono altri giovani agnelli  da avvicinare, perché tu sei tutto ciò che non vuole più ma lui è un codardo che caccia alle spalle della preda e tu non capisci cosa stia accadendo se non nel momento in cui ti attacca.

Ma poi ti svegli e capisci che è stato tutto un brutto sogno e che nella tua vita ci sono persone con un cuore e un’anima bellissimi e il lupo non esiste!

Testo 

“C’era una volta un lupo che non mangiava da molti giorni. La fame lo aveva spinto ad avvicinarsi ad un gregge di pecore con la speranza di arraffare qualche tenero agnellino. Per eludere la sorveglianza del pastore, il lupo aveva indossato il vello di un agnello trovato per strada.
Così travestito, con la pelle del piccolo di pecora, il lupo poté mischiarsi indisturbato assieme agli altri animali che, ignari, camminavano al pascolo e brucavano l’erba. Per poter meglio agire e fare razzia degli agnelli, il lupo aspettava che calasse il sole quando il pastore li avrebbe condotti all’ovile per poi andare a dormire.
Giunse la sera e il guardiano, aiutato dai cani, condusse il suo gregge al sicuro dentro le stalle. Nessuno si era accorto dell’intruso e al lupo, che già immaginava il banchetto, cominciava a venire l’acquolina in bocca. Senonché successe che a un certo punto l’uomo estrasse il coltello per procurarsi la cena dato che la moglie gli aveva chiesto di portarle della carne d’agnello da cucinare al forno. Il lupo non ebbe scampo, poiché l’uomo lo aveva scambiato per un agnello.”

 

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Mirò a Bologna

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Marzo 2017

Dopo Freda Kahlo, mostra che peraltro non mi è piaciuta gran che, le sale di Palazzo Albergati aprono a Joan Mirò.

Circa un centinaio le opere in arrivo dalla Fundaciò Pilar i Joan Mirò di Mallorca, la fondazione creata da Mirò e dalla moglie Pilar nel marzo 1981; si trattò di una sorta di testamento artistico del pittore scomparso, a Palma di Maiorca, il giorno di Natale del 1983.

Due volte sono stata alla sua Fondazione di Barcellona, splendido edificio  situato sul Montjuic opera dell’architetto Josep Lluìs Sert che raccoglie oltre 14000 capolavori del poliedrico artista, pittore,  scultore e incisore per cui attendo con impazienza di vedere nella mia città le opere della Fondazione di Maiorca che sono state già celebrate nel 2016 a Milano.

A Palazzo Albergati fino al 30 settembre 2017

 

 

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BIG-GAME

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 19 Marzo 2017

Losanna, in una ex fabbrica di infissi entriamo nel laboratorio dei tre amici designer svizzeri; un’amicizia che dura da più di dieci anni che li conduce a progettare oggetti funzionali che tendano a migliorare la qualità della vita.

Big-Game (ovvero “caccia grossa”) si chiama lo studio in cui si lavora in modalità di co-working con grafici e fotografi. Pronti anche quest’anno per la Milano Design week (dal 4 al 9 aprile) la loro prima volta fu nel 2005 dove al Salone satellite presentarono “Animals” , trofei da caccia in compensato dalla forma di testa di alce il cui successo fu inaspettato e mondiale.

Negli anni hanno lavorato con aziende del calibro di Hey, Habitat, Lexon, Alessi e a questo Salone 2017 presenteranno un progetto con Karimoku New Standard e Magia con la quale l’anno scorso realizzarono la sedia per bambini Little Big.

Elric Petit, Grégoire Jeanmonod e Augustin Scott  mi piacciono perché non si prendono troppo sul serio ma sfornano progetti che risolvono e semplificano la quotidianità. E lo scorso anno, hanno vinto l’Hublot Design Prize con il ricavato del quale hanno lanciato una start up a Hong Kong che progetta e produce vassoi bicchieri e posate per le compagnie aeree.

Spazio alle idee quindi e alle soluzioni efficaci!

 

 

 

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AUGURI AL MAESTRO ARNALDO POMODORO

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 21 Novembre 2016

Dal 30 novembre 2016 al 5 febbraio 2017, Milano festeggia i 90 anni di Arnaldo Pomodoro con una grande antologica contemporaneamente allestita in più sedi e un percorso che abbraccerà l’intera città.

Il fulcro espositivo sarà a Palazzo Reale nella Sala delle Cariatidi, La Triennale di Milano e la Fondazione Arnaldo Pomodoro ospiteranno invece altri suoi quattro progetti culturali mentre il  Museo Poldi Pezzoli, nella Sala del Collezionista, si soffermerà sulla passione per il teatro

Completa il percorso espositivo un itinerario artistico che collegherà più punti della città. Da Piazza Meda con il Grande disco, scelto quest’anno dai milanesi come una delle icone simbolo della città, a Largo Greppi con Torre a spirale collocata di fronte al Piccolo Teatro, fino a un luogo tra i più segreti e affascinanti di Milano, Ingresso nel labirinto – un ambiente di circa 170 mq – costruito nei sotterranei dell’edificio ex Riva Calzoni di via Solari 35, già sede espositiva della Fondazione.

La mostra è  curata da Ada Masoero in collaborazione con Skira

Fondazioneimages-1

fondazionearnaldopomodoro.it

info:

30 novembre 2016 – 5 febbraio 2017
Ingresso Palazzo Reale
Intero 8 euro
Ridotto 5 euro

 

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Anche Bologna ospiterà Frida Kalo e la Collezione Gelman

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 1 Novembre 2016

Dal 19 novembre a Bologna avremo  Frida Kalo ospite nei saloni di  Palazzo Albergati e organizzata da Athemisia.

Negli ultimi due anni, tra il 2014 e il 2015, l’artista è stata la protagonista indiscussa di due retrospettive  differenti tra loro per il taglio dato dal curatore: una a Roma e una a Genova.

A Bologna avremo un percorso dedicato alla sua storia di donna oltre che di artista, ai ritratti, e autoritratti che giungono direttamente dal Messico .

E accanto a lei, a fare da cornice, gli uomini di Frida: uno su tutti, il pittore e ‘muralista’ Diego Rivera. Accanto alle sue opere, la mostra offrirà infatti  anche alcuni lavori del pittore messicano  l’uomo che l’avvicinò all’arte e che la sposò nel 1929, dando vita ad un matrimonio sofferto ma altamente intenso.

La mostra resterà aperta fino al 26 marzo 2017.

 

Palazzo Albergati, Via Saragozza 28

Apertura tutti i giorno dalle ore 10,00 alle ore 20,00

www.palazzoalbergati.com

 

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22 ottobre a Parigi

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 13 Ottobre 2016

La collezione del mecenate russo Serguei Chtchoukine viene inaugurata alla Fondazione Louis Vitton di Parigi il 22 ottobre  ed è considerata l’evento autunnale della città.

Favolose opere acquisite da mezzo mondo “Icone dell’arte moderna”, questo il titolo della mostra curata da Anne Baldasarri.

Chtchoukine fu il più rilevante industriale russo del suo tempo nato a Mosca nel 1854 ed esiliato a Parigi per sfuggire alla rivoluzione di Lenin , dove morì nel 1936.

Quella rivoluzione che aveva già toccato la sua collezione (256 i capolavori ufficialmente catalogati) dopo che l’8 novembre 1918 un decreto del Commissario del Consiglio del Popolo, firmato da Lenin, aveva dichiarato che la «storica Galleria  e tutto il suo contenuto sono di proprietà del popolo e sarà tenuta in custodia per la sua educazione. ».

Più di 160 opere presentate in questa meravigliosa location che rivedrò con molto piacere ed interesse, in occasione della mostra che resterà aperta al pubblico fino al 20 febbraio 2107. Per la prima volta la collezione viene ricostruita: Matisse , Cezanne, Pissarro, Gauguin, Picasso, Renoir, Braque; una selezione , che dopo la confisca era stata divisa tra il Puskin di Mosca e l’Ermitage di San Pietroburgo, dove sono ancora oggi conservate molte opere.

I biglietti si acquistano on line , io l’ho già fatto. Prezzo intero euro 16,00

Una bella occasione per tornare a Parigi!

https://billetterie.fondationlouisvuitton.fr

 

 

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A PALAZZO FAVA – BOLOGNA SETTANTA ANNI DI ARTISTI DOPO MORANDI

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 26 Settembre 2016

Sono molto felice di poter comunicare che dal 23 settembre all’8 gennaio 2017 , Palazzo Fava inaugura una nuova mostra; dopo l’ultima esperienza che passava in rassegna sette secoli di arte emiliana, ora ci si concentra sul periodo che va dal 1945 fino all’anno scorso.

150 opere di artisti tutti nati o attivi a Bologna e dintorni che hanno influenzato col proprio stile la storia dell’arte bolognese dal secondo dopoguerra al 2015.

“Bologna dopo Morandi 1945-2015” è  curata da Renato Barilli ed  organizzata dalla Fondazione Carisbo e dalla sua società Genus Bononiae; le opere giungono gran parte dalle collezioni della stessa Fondazione Carisbo, dal Mambo e dalla Galleria comunale di Bologna, nonché dagli artisti stessi così come da altre collezioni pubbliche e private.

Un percorso che abbraccerà Romiti, Pozzati, Arcangeli, Ontani, Nanni, fino ad arrivare ai fumettisti e agli artisti di videoart.

Orario apertura

Da martedì a domenica: 10.00 – 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)

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W. Women in Italian Design

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 5 Maggio 2016

Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum di Milano dedica alle figure femminili del design italiano la mostra: “W. Women in Italian Design” aperta fino al 19 febbraio 2017.

La mostra ricostruisce i progetti di centinaia di donne designer…..ottant’anni per dimostrare che il lettino “Daybed”, un’icona, non fu solo opera del grande Mies van der Rohe ma anche della sua compagna Lilly Reich.

Le donne sono protagoniste di questo mondo e anche all’Università le iscrizioni femminili superano di gran lunga quelle maschili e tutto questo fa riflettere. Donne che hanno voglia di sperimentare, di creare e osare ma anche dotate di una virtù prettamente femminile: la pazienza.

Non a caso la curatrice ha dato spazio, in apertura della mostra, all’arte della tessitura, rifacendosi alle “tela” della mitica Penelope, la donna per antonomasia simbolo della pazienza e impegno femminile.

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Indovina chi viene a cena?

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 5 Maggio 2016
La chiamano “social eating” ed è la nuova tendenza che conduce dei perfetti sconosciuti a stare a tavola in compagnia.
Alessandro Grampa , fondatore di Suppershare dice : “Basta creare un menù, impostare l’offerta per coprire i costi e aprire la propria a casa agli ospiti che si autoinvitano”
E’ un nuovo modo di comunicare oltre che di mangiare, l’obiettivo è riavvicinare alla tavola;
su Ma’Hidden Kichen Supper Club  di sconosciuto c’è anche l’indirizzo.
Ci si iscrive i primi 10 si aggiudicano il posto e dove si terrà questa “food experience”viene svelato il giorno prima.
Tutto ciò mi rende un po’ perplessa, ci penserò su.

 

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