Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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Archive for ‘Archivio’

Avedon a Milano

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 21 Ottobre 2022

RICHARD AVEDON è al centro della mostra a Palazzo reale di Milano dove sono esposti più di 100 suoi scatti provenienti dal Center For Creative Photography di Tucson e dalla Richard Avedon Foundation;

Si ripercorrono i 60 anni di carriera del maestro indiscusso della fotografia del ‘900; Avedon ha rivoluzionato i canoni della fotografia e della bellezza togliendo staticità e rigidità alle immagini delle modelle, riprendendole per strada, in contesti inusuali, in locali. Sempre bellissimi e preziosi gli abiti ma presentati in modo naturale; le modelle si muovono libere davanti alla macchina, sono loro le protagoniste sul set ed emerge inequivocabilmente l’anima.

Emergono il lato umano, la personalità ed è su queste basi che Avedon sviluppa gli intensi ritratti in bianco e nero delle più celebri personalità della musica, dell’arte, della politica, della letteratura del Novecento. I ritratti prendono vita, i dettagli del volto sono talmente a fuoco che mi è sembrato di dialogare intimamente con loro.

Un elenco di foto lunghissimo che non riporto ma che suggerisco di vedere dal vivo fino al 29 gennaio 2023.

Mi è piaciuta particolarmente la sezione dedicata a Casa Versace main sponsor della mostra; iniziò nel 1980 la liason tra Avedon e lo stilista per la collezione primavera/ estate e si concluse dopo 20 anni con la prima collezione firmata da Donatella Versace. Curioso il filmato di Versace che racconta il modo di lavorare di Avedon: “tutto deve essere perfetto, ogni dettaglio curato in modo maniacale ma soprattutto “decide lui”, il set, le luci gli abiti, la scenografia, le modelle, comunque e sempre non ascolta nessuno”.

Il catalogo della mostra di cui ho messo la foto in copertina è edito da Skyra ed è anch’esso bellissimo!

Apertura: da martedì a domenica ore10-19,30 giovedì chiusura alle 22,30


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Una “chicca” parigina

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 17 Maggio 2022

Qualche giorno a Parigi e scopro un gioiellino, sconosciuto ai più che è il Museo Nissim de Camondo, vicino a Parc Monceau.

Entrando in questo sontuoso palazzo dei primi del Novecento si viene catapultati indietro nel tempo e si rimane stupefatti dall’integrità degli spazi e degli arredi.

E’ stata residenza privata di un banchiere turco ebreo, Conte Moise de Camondo, appassionato di arte e grande collezionista di oggettistica e tele risalenti al ‘700 francese pre rivoluzionario. Il figlio Nissim, che si arruolò come pilota durante la prima guerra mondiale, morì e il padre gli dedicò la collezione che lasciò poi alla città di Parigi. Il Museo offre uno spaccato delle abitudini e degli usi di una casa aristocratica del XVIII secolo, poiché tutto è stato conservato minuziosamente.

Entrando nella cucina, ultramoderna per l’epoca, mi sembra di far parte del set cinematografico “Downton Abbey” dove cuochi camerieri governante e maggiordomo si affaccendano nelle incombenze domestiche quotidiane. Le pareti e il soffitto sono interamente rivestiti di piastrelle bianche, per facilitare la pulizia e un “monumentale” girarrosto ricordano che il Conte era un buon amante della tavola. Anche i bagni sono di una modernità incredibili e hanno perfino i bidet, cosa che in Francia si trovano raramente.

In questo luogo il tempo si è fermato. I padroni di casa sembra che siano appena usciti; boiseries, mobili, tappeti, orologi, lampadari e servizi di porcellane arredano con eleganza le stanze.

Davvero un cameo parigino da non perdere:

aperto da mercoledì a domenica dalle ore 10 alle ore 17,30

Fermata metro: Villiers o Monceau


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Un giardino nascosto

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 4 Maggio 2022

A Venezia oggi ho scoperto un luogo “magico” forse sconosciuto ai turisti, ma non ai veneziani! A pochi minuti dai Giardini della Biennale e storicamente con il nome di Serra Margherita ecco la Serra dei Giardini.

Costruzione nata a fine ‘800 per ospitare durante l’inverno le specie di piante più sensibili al freddo, agli inizi degli anni ’90 è stata abbandonata per più di 10 anni fino a quando il Comune di Venezia ha iniziato i lavori di restauro restituendo a questa magnifica struttura tutto il suo splendore.

La Serra si raggiunge da via Garibaldi nel quartiere Castello, il più grande dei sei sestieri (quartieri) e l’unico a non affacciarsi sul Canal Grande.

Pochi i tavolini, immersi nei fiori e nelle piante che si possono anche acquistare perché la Serra effettua attività di vendita di piante in vaso e di materiale per il giardinaggio.

L’atmosfera è piacevole, quasi rarefatta. Le ragazze del servizio ti accolgono con un sorriso e ti propongono snack healthy, centrifughe ed altri prodotti biologici.

Ora che c’è la Biennale, credo che sia il “massimo” fare una pausa in questo luogo scenografico e fuori dalle solite location turistiche e dagli schemi. Stupendo, davvero!


http://www.serradeigiardini.org/

Aperti dal lunedì a domenica dalle 10,00 alle 20,00

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Qualche nozione in più sul FB advertising

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 18 Novembre 2019

Capita ogni giorno che noi  cerchiamo on line una tipologia di prodotto e ci ritroviamo quello stesso prodotto sponsorizzato nei nostri profili Fb o Instagram

E ci chiediamo come sia possibile.

Ogni giorno nelle bacheche dei nostri profili social appaiono prodotti sponsorizzati di diverse aziende che abbiamo magari ricercato giorni prima in rete.

Facebook mette a disposizione i dati anonimi degli utenti della sua piattaforma e in questo modo è possibile far visualizzare a questi utenti la propria pubblicità in spazi specifici (all’interno delle stories, delle bacheche, dei video).

Se sono interessato a raggiungere utenti che amano vestiti del marchio che produco, Facebook mi permette di “colpire” quel gruppo di utenti anonimi che hanno navigato sulle pagine del mio brend;  FB si basa sia su fonti interne come i commenti degli utenti che dimostrano “interesse”, sia su fonti esterne, i Pixel, cioè quelle righe di codici presenti nei web site e nei siti di e-commerce che servono per rilevare e memorizzare gli acquisti fatti e le pagine visualizzate dagli utenti. 
Quando cerchiamo una tipologia di prodotto on line e poi ci ritroviamo quello stesso prodotto sponsorizzato nei nostri profili, è perché vi sono appunto queste righe di codice che tracciano i nostri comportamenti.  Tutti questi dati sono tuttavia trattati  in modo anonimo.

Facebook non mi dirà mai che la Signora Paola Bianchi  ama le scarpe di Laboutin, mi permette solo di raggiungere un gruppo di persone anonime a cui quelle scarpe piacciono.

Importante è leggere le politiche sulla privacy tutte le volte che ci iscriviamo ad un sito, cosa che non facciamo quasi mai limitandoci a barrare la casella per poter proseguire con l’iscrizione. Quando accettiamo il trattamento dei nostri dati stiamo accettando di entrare in questo processo e non dobbiamo poi meravigliarci o addirittura gridare all’inganno. Le vecchie tecniche di e-mail marketing, newsletter o marketing telefonico non servono più a nulla anzi vengono percepite come fastidiose.

Il rischio in cui si può cadere potrebbe essere di ridurre le persone a semplici data base  da raggruppare secondo  interessi, età, genere, stili di vita ecc.

In realtà è sempre alla persona che spetta la decisione; e ciò che spinge l’individuo all’acquisto è il suo sentire, la sua propensione e la sua esperienza individuale. Personalmente amo gli abiti  di Dior , la filosofia e la creatività della Signora Chiuri  ma non soddisfano i miei bisogni per cui non li acquisto. Siamo sempre noi individui a decidere ma dobbiamo essere consapevoli di come si è spostato il modo del marketing e di come velocemente si orienti sui social senza che noi ce ne accorgiamo.

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Arte Fiera 2019

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 21 Novembre 2018

Dal 1 al 4 febbraio 2019 sotto la nuova direzione artistica di Simone Menegoi, Bologna ospiterà, come ogni anno  Arte Fiera, evento artistico e culturale , vero punto di riferimento dell’arte italiana.

Con la scelta di Menegoi, critico e curatore indipendente, si va a rafforzare ulteriormente la relazione tra Fiera e Città e a tal proposito il Presidente di BolognaFiere, Giampiero Calzolari, sottolinea come l’evento abbia nelle sue ultime edizioni intrapreso un percorso di rinnovamento.

La parola chiave del nuovo percorso sarà  “selezione”.

Arte Fiera 2019 ha introdotto infatti un criterio inedito di partecipazione: le gallerie sono state invitate a presentare una selezione ristretta di artisti.

Questa scelta vuole privilegiare l’approfondimento e la specializzazione, incoraggiando le gallerie a presentare progetti coerenti e dal taglio curatoriale. La convinzione di fondo è che solo una fiera che punti decisamente in questa direzione possa attirare, oggi, un collezionismo di qualità e affermare la sua importanza nel mercato dell’arte. (citazione da www.artefiera.it )

Ci saranno due sezioni : Main Section e Fotografia e Immagini in movimento.

ORARI 

da venerdì 1 a domenica 3 febbraio: dalle 11 alle 19
lunedì 4 febbraio: dalle 11 alle 17

INGRESSO
Ovest Costituzione – Quartiere fieristico di Bologna

 

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ASSONANCE DESIGN OSPITE DELLO SHOWROOM DOODESIGN PER LA BOLOGNA DESIGN WEEK

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 19 Settembre 2016

Doodesign, specializzata nella consulenza di arredo e nella progettazione di interni, in occasione della seconda edizione della Bologna Design Week ,28 settembre/ 1 ottobre, accoglie nel suo showroom di Via dal Luzzo di Bologna, Assonance Design di Roma.

Queste collaborazioni con imprese, progettisti e creativi nascono dalla volontà di creare sinergie culturali ad ampio spettro, volendo declinare e definire “cultura” in una accezione specifica qual è l’ideazione di un progetto ritagliato sempre su misura .

Nell’ottica della sua visione di essere incubatore e veicolo di cultura, Doodesign presenta questo giovane marchio romano, nato un anno fa dall’idea di Elisabetta de Ritis Patrizi.

Una capsule collection, “omaggio a Pierre Frey e Designers Guild”, verrà presentata durante questa settimana: collane dallo stile elegante e ricercato e allo stesso tempo, contemporaneo e di tendenza con fantasie e pattern di colori vivaci.

Di dimensioni maxi, a girocollo ad effetto pettorale le collane sono proposte con placche in metacrilato stampato, tutte sagomate laser.

Ognuno dei pezzi della capsule collection viene prodotto direttamente da Elisabetta che ne cura personalmente anche l’assemblaggio

Dopo una ventennale esperienza nel mondo della grafica pubblicitaria e da sempre appassionata di arte e design, Elisabetta de Ritis Patrizi ha sviluppato un progetto di merchandising esclusivo, creando una linea di bijoux e oggetti per la tavola ispirandosi ai colori e alle decorazioni di Palazzo Patrizi, di Piazza San Luigi dei Francesi a Roma.

Procedendo per assonanze, dove ogni elemento si concatena con quello che gli sta accanto, ha dato vita ad oggetti esclusivi creando nuove armonie e fondendo il sapore del passato con l’elemento contemporaneo.

www.assonancedesign.com

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FINO AL 2 OTTOBRE A MILANO:ANNIE LEIBOVITZ

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 18 Settembre 2016

Mancano ancori pochi giorni  per chi non è ancora riuscito ad andare a questa magnifica mostra fotografica.

“Women:new portraits” è il titolo della mostra che si tiene presto gli spazi di Fabbrica Orobia 15.

Il nuovo lavoro della fotografa prosegue un progetto iniziato oltre quindici anni fa con «Women», una raccolta di ritratti pubblicata nel 1999 e tuttora molto popolare. Susan Sontag, che aveva collaborato alla realizzazione del primo progetto, l’aveva definita un «work in progress». «WOMEN: New Portraits» riflette i cambiamenti del ruolo della donna nella società contemporanea e, nel corso del prossimo anno, andrà a costituire un’unica opera composta da molteplici scatti.
Le nuove fotografie ritraggono donne che hanno conseguito risultati eccezionali tra cui artiste, musiciste, amministratrici delegate, scrittrici e filantrope. Oltre ai nuovi ritratti, la mostra comprende anche lavori della prima edizione e altri scatti finora inediti.

SITO UFFICIALE: http://https://www.ubs.com

 

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AL MENI. Rimini capitale del gusto

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 10 Giugno 2016
Il 18 e 19 giugno Rimini diventa capitale del gusto con il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e col cuore. Un evento unico fra show cooking, degustazioni, street food gourmet, mercato dei prodotti top dell’Emilia Romagna, laboratori, lab store di artigianato, gelato stellato

Un grande tendone da circo a strisce bianche e rosse con Massimo Bottura a guidare 24 chef da tutto il mondo. Il 18 e 19 giugno torna ‘Al Méni’ – ovvero in dialetto romagnolo ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra – il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e col cuore. Un evento unico, dedicato al cibo in tutte le sue forme, tra degustazioni, show cooking stellati, laboratori, incontri con autori ed esperti, mercato di produttori di eccellenza, street food e gelati gourmet, lab store di artigianato, personal shopper del gusto, cacce al tesoro fra i sapori e molto altro ancora.

Per due giorni la via Emilia si trasforma in un enorme scivolo che raccoglie e fa scendere verso il mare tutte le eccellenze della Regione – unica in Europa a vantare un paniere di 43 prodotti Dop e Igp – pronte ad essere cucinate da 12 chef stellati dell’Emilia Romagna che incontreranno altrettanti colleghi provenienti da tutto il mondo, sotto la guida del più premiato di sempre, Massimo Bottura.

Cuore pulsante dell’evento sarà il colorato tendone del Circo 8 e 1/2, omaggio allo spirito onirico di Fellini, che si trasforma in una grande cucina a vista, dove Massimo Bottura chiama a raccolta le mani e i cuori di 24 chef alle prese con sessioni parallele di show cooking. Obiettivo: contaminare idee e ricette, avvicinando la cucina d’autore ad un pubblico ampio di curiosi e appassionati.

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Assonance Design sbarca nel Regno Unito

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 7 Giugno 2016
Summer Italian Bazar

Oggi e domani, a Londra, viene organizzato il Summer Italian Bazar da “Il Circolo”, Associazione culturale italiana non profit presente nella City da oltre 20 anni con lo scopo di diffondere la Cultura Italiana nel Regno Unito.

Assonance Design, giovane marchio che nasce dall’idea di Elisabetta De Ritis Patrizi, è presente in King’s Road per presentare la linea di oggetti per la tavola “Cunegonda” e i suoi inusuali bijoux, pezzi unici di eleganza contemporanea.

I fondi raccolti dal Circolo sono destinati a progetti di ricerca, borse di studio, iniziative umanitarie a sostegno della Cattedra di Italiano del Somerville College dell’Università di Oxford.

Nel corso degli anni, l’Italian Bazaar ė diventato sempre più una vetrina del Made in Italy di operatori già presenti nel Regno Unito o che vogliano farsi conoscere dal pubblico inglese e internazionale.

mercoledì 7 e giovedì 8 giugno dalle 10,30 alle 8,00 PM

Chelsea Old Town Hall-London

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ASSONANCE DESIGN

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 8 Marzo 2016


Così come scrisse Henri Poincaré: “Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove”


Desidero, oggi, presentare un progetto in cui credo molto e a cui sto collaborando che è
Assonance design, un giovane marchio nato dall’idea di Elisabetta de Ritis Patrizi.
Dopo una  ventennale esperienza nel mondo della grafica pubblicitaria e da sempre appassionata di arte e design, Elisabetta de Ritis Patrizi ha sviluppato un progetto di merchandising esclusivo, creando  una linea di bijoux  e oggetti per la tavola ispirandosi ai colori e alle decorazioni di Palazzo Patrizi, di Piazza San Luigi dei Francesi a Roma.
La sua idea è stata quella di comporre un grande progetto in divenire costante;
innamorata della collezione Meissen di porcellane, ha creato “Cunegonda”,una linea per la tavola (sottopiatti e sottobicchieri) e una linea di bijoux che si possono acquistare solo all’interno del Palazzo e presto anche on line.



Il servizio Meissen, conservato nella sala da pranzo di Palazzo Patrizi, è composto di quasi 200 pezzi e fu ricevuto in dono nel 1796 dal padre di Cunegonda di Sassonia che sposò Giovanni Patrizi.
La manifattura reale di Sassonia di Meissen lo realizzò appositamente per lei con decoro “uccelli”.
La collezione è compatta, mai smembrata ed è un vero “unicum”. 
Ora, i pappagalli, le gru, le beccacce, i pavoni e tanti altri bellissimi pennuti, si staccano dalle porcellane per spiccare voli propri su tavole apparecchiate e sugli accessori firmati Assonance design.
Un altro soggetto su cui Elisabetta de Ritis Patrizi si è  concentrata sono  i fiori, decorazioni  a tempera delle pareti della sala da pranzo della metà del XVIII secolo. Dagli anemoni, dai petali d’oro e foglie d’acanto in tono azzurro su fondo color dell’aria sono nati bijoux, orecchini e collane e spille di rara  raffinatezza

  

 Assonance Design – Palazzo Patrizi-Piazza San Luigi dei Francesi n.37- 00186 Roma

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