Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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Archive for ‘Archivio’

Da OVS una grande collezione a piccoli prezzi

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 23 Aprile 2013

Dopo H&M ora anche OVS, catena di negozi di abbigliamento low cost appartenente al Gruppo Coin, esce con una capsul collection eccezionale nata dalla collaborazione dello stilista inglese Matthew Williamson e la giovane promessa Tracey Wong.

Sono 19 pezzi tra abiti, shorts, camicie e pantaloni con un taglio  molto glamour ma con la peculiarità di non superare le 100 euro di costo.
La collezione si chiama “Fashion for young generation“ed  è acquistabile on line dal 20 aprile sul sito OVS.
Questa è la prima di una serie di collezioni firmate da stilisti emergenti accompagnati da tutor affermati e per questo autunno la collaborazione sarà tutta Made in Italy ma i nomi sono top secret.

Collezione F4YG

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Azione non convenzionale al cinema

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 10 Aprile 2013

Mi è piaciuta l’azione di comunicazione non convenzionale dell’associazione tedesca FiftyFifty per sensibilizzare le persone alle condizioni dei senzatetto.

In una sala cinematografica il pubblico crede di vedere la proiezione del film per cui ha pagato l’entrata, invece viene proiettato un video in cui gli homeless raccontano la loro esperienza di vita quotidiana mentre nella sala  la temperatura scende fino a 8 gradi. Il pubblico ha un gran freddo e si copre con una coperta trovata sul posto…. ma tale temperatura e’ mite rispetto a quella che i senzatetto devono sopportare di notte!

Sulla stessa coperta c’è un qr-code tramite cui possono fare una donazione.

Il video su You tube si chiama “frozen cinema” e quando riuscirà a caricarsi anche sul mio post ne sarò felice :))

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XXI Giornata FAI di Primavera

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 23 Marzo 2013
23 e 24 marzo in tutta Italia aprono 700 luoghi, spesso inaccessibili e per l’occasione eccezionalmente a disposizione del pubblico, con visite a contributo libero: chiese, palazzi, aree archeologiche. E per gli iscritti al FAI la possibilità di visitare alcuni luoghi esclusivi.

A Bologna si potranno visitare:

PALAZZO BONASONI – SEDE IBC – ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI CULTURALI E NATURALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA -Via Galliera, 21

PALAZZO LEONI – SEDE DELLA BIBLIOTECA GIUSEPPE GUGLIELMI DELL’IBC – ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI CULTURALI E NATURALI DELLA REGIONE EMILIA – ROMAGNA -Via Marsala ,31

PALAZZO SALINA AMORINI BOLOGNINI- Piazza Santo Stefano,9
controllare sempre gli orari di apertura dei luoghi (diversi per ogni città e suscettibili di variazioni indipendenti dalla nostra volontà) alla pagina Elenco Beni aperti, nella Regione di vostro interesse.

Le aperture dei luoghi sono tutte a cura di volontari FAI
Per sapere dove andare e cosa visitare è utile  scarica re l’app gratuita di Giornata FAI 

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Le scarpe parlanti

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 12 Marzo 2013

E’ stata presentata all’SXSW di Austin (il festival di creatività tecnologica che si tiene ogni anno a Austin, in Texax) la start-up YesYesNo in collaborazione con Google e Adidas. 
dello sviluppatore Leif Percifield. 

La scarpa nasconde al proprio interno sensori e componenti tecnologici in grado di analizzarne l’uso;
sembra una normale sneaker da basket, l’unico elemento distintivo è un altoparlante sulla linguetta dove vi sono altri sensori.

Grazie a un accelerometro, un giroscopio e un rilevatore di pressione, la scarpa saprà sempre cosa si sta  facendo e, se ritiene che non ci si stia muovendo abbastanza, lo ricorderà con una delle 250 frasi preimpostate. 

Un modulo bluetooth permette di connetterla allo smartphone e di interagire con un’applicazione dedicata che condivide i risultati in Rete. Si può anche collegare ai social network svelando in diretta se “ti devi o meno dare una mossa”.

Al momento però queste scarpe, sviluppate da Leif Percifield,  rimarranno allo stadio di concept e non sono destinate al mercato in tempi brevi; tuttavia  la loro nascita si affianca  ad altri prodotti che già arricchiscono il comparto della cosiddetta tecnologia indossabile com il  FuelBand, il braccialetto di Nike che registra gli avanzamenti a livello sportivo o e il  tanto rumoreggiato orologio di Apple, l’ iWatch, che dovrebbe adattarsi al polso come una seconda pelle permettendoci di usare diversi device.

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“Il Corpo e la Rete”- Convegno a Firenze

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 27 Febbraio 2013

A Firenze  dal 28 febbraio al 2 marzo presso il Salone dei Cinquecento Palazzo Vecchio e del Centro Congressi Hotel Mediterraneo si terrà un Convegno internazionale, organizzato dalla Fondazione Intercultura, intitolato “Il Corpo e la Rete: strumenti di apprendimento culturale”.

Esperti e studiosi da tutto il mondo, da David Buckingham (Loughborough University – UK) a Derrick de Kerckhove (Università di Napoli), da Susanna Mantovani (Università Milano-Bicocca) ad Antonio Casilli (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi),   da Elaine Hoter (Mofet Institute, Israel – Talpiot College of Education)a Carla Chamberlin-Quinlisk (Penn State University at Abington) cercheranno di mettere a fuoco possibili strumenti educativi per far sì che le giovani generazioni, e in senso lato, la popolazione di internet, possa utilizzare la Grande Rete come un acceleratore della conoscenza e non come un ostacolo.

“Adolescenti e non solo, in bilico tra il Corpo e la rete tra la vita vera e quella “desiderata” di FB e dei SN. Interconnessi o soltanto connessi? La domanda è difficile e riguarda l’identità stessa di una generazione,  del loro modo di apprendere di conoscere e di entrare in relazione con gli altri. 
Una generazione cresciuta con l’appedice “fisica” del PC, abituati a una sintesi così estrema che può diventare però afasia di parole e sentimenti” (cit. di Maria Novella De Luca da Le Guide di Repubblica) 
A questa contraddizione contemporanea cerca di fare luce il convegno. 
Come vengono utilizzati questi strumenti, soprattutto dai giovani? come creano un  tessuto di connessioni plurime continue? come si affiancano o si contrappongono agli scambi reali tra persone di cultura diversa? come facilitano o ostacolano l’apprendimento interculturale? come si integrano o si differenziano: apprendimento virtuale ed esperienza vissuta?



La registrazione è obbligatoria e può essere fatta all’indirizzo www.corpoerete.org.


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H&M comunica sempre meglio

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 24 Gennaio 2013

Questa azienda di abbigliamento svedese,  fondata  nel 1947  da Erling Persson con il nome di Hennes (che significa “per lei”) conta nel 2012 quasi 2700 punti vendita in 48 paesi.

H&M produce abbigliamento per un larghissimo pubblico a prezzi competitivi. Poichè le industrie del tessile vivono in un ambiente  in continuo mutamento la strategia vincente del brand svedese è stato quello di permettere ai suoi clienti di  comprare un capo firmato ad un prezzo molto accessibile. Come?

Attraverso attività di “Masstige”. 

Dal 2004 H&M ha stretto collaborazioni con  grandi nomi della moda internazionale a incominciare da Karl Lagerfeld per continuare con Stella McCartney, Viktor&Rolf, Roberto Cavalli, Lanvin, Jimmy Choo e nel 2012 con Maison Martin Margiela, creando linee “limited edition”.
Il Masstige (che nasce dalla contrazione di “mass market” e “prestige”) è dunque una strategia di cobranding che riprende le leve del marketing del lusso (valore estetico, unicità dei capi, superiorità tecnica e tecnologica) abbassando però la leva del prezzo e spingendo sull’acceleratore  della “percezione simbolica”. 
Il cliente non acquista un’imitazione ma articoli che si ispirano all’haute couture e a prezzi ragionevoli; in pratica, H&M appare come una fortuna inaspettata!
Ma non basta! Dalla prossima primavera H&M lancerà l’iniziativa “Conscious” di raccolta di abiti usati:  i clienti potranno portare presso tutti i punti vendita i propri capi inutilizzati, di qualsiasi marca,   e ricevere per ogni borsa un voucher del valore di 5€ per una spesa minima di 40€, fino a un massimo di due borse al giorno per ciascun cliente.
Vanessa Paradis sarà il volto della Conscious Collection di H&M. 
Nella campagna indosserà capi trendy e al tempo stesso più sostenibili: tutto ciò fa parte dell’impegno di H&M per creare un futuro della moda più sostenibile, una dimostrazione che la moda può essere fatta da materiali conscious.

Bravi!

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Cosa si è cercato su Google nel 2012?

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Dicembre 2012
Google ha creato un filmato che concentra in pochi minuti tutti gli avvenimenti del 2012 cliccati e ricercati maggiormanete dagli utenti.
Il lancio di Felix Baumgartner, le Olimpiadi di Londra, l’atterraggio del Curiosity su Marte, la rielezione di Obama, la primavera araba e  tanto altro ….un video intenso, commovente che ci riporta all’essere parte di un “tutto”.

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Un doodle interattivo per i 200 anni dei Fratelli Grimm

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Dicembre 2012

Ma che bello che è questo doodle!

Innanzitutto interattivo e che ripercorre molte delle favole dei Fatelli Grimm per celebrare i 200 anni dalla prima edizione delle “Fiabe del Focolare” che risale proprio al 20 dicembre del 1812.

Alla fine del Doodle compare per pochissimi attimi una  vecchietta su una sedia a dondolo che tesse una sciarpa a forma di Google …dopodichè si apre la ricerca di Google.
 

google.it

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Il Marketing 3.0 di Philip Kotler

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 27 Novembre 2012

Ho avuto modo di leggere l’intervento di Kotler* in occasione del World Business Forum che si è tenuto questa primavera a Milano.

Il professore definisce il marketing 3.0, quello che ha compiuto il passaggio dai consumatori –  protagonisti dell’evoluzione dal marketing 1.0 a quello 2.0, dove a dominare era l’attenzione riservata al prodotto – ai bisogni dello spirito umano. 
Se agli albori della disciplina, i marketer colpivano alla “pancia” dei consumatori in una visione prodotto-centrica che mirava a racimolare profitti su profitti, il marketing 2.0 colpiva al cuore, rivalutando il consumatore. 
Ma è nel marketing 3.0 che il processo è compiuto, dove a guidare sono i valori e l’obiettivo è la felicità umana. 
Un mondo che è cambiato, dove anche lo stesso modo di concepire il retail deve essere ripensato. 
Kotler alla vigilia del suo speech ha passeggiato tra i negozi di via Montenapoleone, bellissimi e vuoti. Perché oggi ha ancora senso mostrare merci in spazi fisici?
E in tutto questo qual è il ruolo dei social media? 
Kotler non ha dubbi: “Se non li usate, siete morti”. Ma bisogna avvicinarsi al nuovo mezzo con il giusto approccio, evitando il tecnoentusiasmo e mantenedo i canali tradizionali perchè il futuro è ibrido. 
Oggi servono almeno due reparti di marketing. Uno tattico, di maggiori dimensioni e concentrato sulla vendita di ciò che viene prodotto. E uno più piccolo, di marketing strategico che deve affiancare il primo e “trascinarci nel futuro”.
Kotler individua 6 elementi da tenere in considerazione: 
anticipare le eventuali turbolenze del mercato, andare lì dove c’è fermento e crescita, potenziare il marketing per farsi guidare verso il futuro, intensificare progressivamente l’attività sui social media, coinvolgere sempre più i clienti nelle attività e sviluppare attività di responsabilità sociale accanto al core business principale. 
La conclusione è che “se fra cinque anni la tua azienda farà lo stesso business che fa oggi, probabilmente sarà già fallita”.
Direi che tutto questo non faccia “una piega”.

*
Il più importante esperto di marketing al mondo, Kotler è autore di oltre 50 libri, incluso il bestseller Marketing Management, considerato da tutte le business school del pianeta la bibbia del marketing

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Essere su tutti i socal? Sbagliato.

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 16 Novembre 2012
Sui social network non basta esserci. 
Aprire profili ovunque solo per dire “io ci sono” è controproducente.
Come ho già scritto su altri post il pubblico vuole dialogare con noi, essere ascoltato e per fare questo è necessaria una figura professionale che gestisca la comunicazione on line e non la segretaria di turno o l’impiegata part time addetta all’amministrazione. 
Chi apre un profilo deve avere un piano strategico di marketing e di social networking che comprenda la conoscenza del proprio brand, gli investimenti in termini economici e di risorse umane necessarie e i canali più adatti da utilizzare.
Più social utilizziamo, più dobbiamo prevedere questi aspetti perchè le communitiy sono diverse su ogni canale, hanno esigenze, linguaggi, relazioni differenti.
Ascoltare ma anche rispondere prontamente, creare opportunità di incontro e tessere relazioni trasparenti con il friend o il follower, osservare le tendenze e i contenuti emergenti e cercare di anticipare le richieste, prevenire o “curare” situazioni negative in essere, insomma sui social non basta esserci ….bisogna starci, abitarci, viverci. 
Avere un proprio stile riconoscibile ed essere sempre credibile. 
Solo così si crea quel coinvolgimento e si stabilisce quella fiducia necessari per un dialogo costruttivo tra le parti.
Meditate aziende….meditate.
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