E tu di che mood sei?
Ma cosa vuoi che ci voglia a scrivere un business plan?
La quinta disciplina
Le 11 leggi
1) I problemi di oggi derivano dalle “soluzioni” di ieri.
2) Più spingete avanti, più il sistema spinge indietro.
3) Prima di peggiorare il comportamento migliora.
4) La facile via di uscita di solito riporta all’interno del problema.
5) La cura può essere peggiore della malattia.
6) Più rapido è più lento.
7) Causa ed effetto non sono strettamente connessi nel tempo e nello spazio.
8) Piccoli cambiamenti possono produrre grossi risultati…ma le aree in cui si possono verificare gli effetti migliori sono spesso quelle meno ovvie.
9) Potete avere la torta e mangiarla…ma non subito.
10) Dividere un elefante in due non dà due elefantini.
11) Non ci sono colpe da attribuire
da: “La quinta disciplina: l’arte e la pratica dell’apprendimento organizzativo” di Peter M. Senge
L’abilità di vedere il mondo nella sua complessità….da leggere!
Non si fanno miracoli. Chi vuole risultati deve investire
Stasera avrò molto da fare …a domani!
In questo mondo di bradipi: no cash day
Riporto la notizia di una iniziativa ideata da Geronimo Emili che condivido totalmente:
Decima tesi
Dalla lettura delle “91 tesi per un marketing diverso” di Gianluca Diegoli mi soffermo a pensare alla decima:
Arriva davvero la sindrome d’astinenza?
Riporto questa notizia con una certa preoccupazione essendo io una “non nativa digitale”. Anche se per lavoro e piacere utilizzo queste tecnologie, riesco a rilassarmi davanti a un bel libro (cartaceo), stacco il cellulare “anche” per ore (quando ce vò …ce vò!) e non mi vengono nausee da mancanza di connessione.
(AGI) – Londra, 3 gen. – Sono bastate 24 ore di lontananza da e-mail, sms, Facebook e Twitter per stare male e provare ansia e irrequietezza alla stregua del fumatore che tenta di smettere. A rivelarlo è stato un gruppo di ricercatori della Bournemouth University che partecipa all’esperimento internazionale ‘Unplugged’, come riporta il quotidiano britannico ‘Daily Telegraph’. Ai volontari di 12 università di tutto il mondo, tra cui 125 studenti dell’ateneo britannico, è stato chiesto di trascorrere un giorno intero lontano da computer, cellulari, iPod, televisione, radio e giornali. I ragazzi avevano il permesso di utilizzare solo i telefoni di rete fissa e potevano leggere libri. Nel corso dell’esperimento i volontari hanno tenuto diari in cui raccontare la propria esperienza. Da quelle pagine è emerso che molti hanno provato sentimenti di forte irrequietezza, di ansia e isolamento. In pratica, i soggetti si sono trovati alle prese con la sindrome d’astinenza da informazioni. “La misura in cui stiamo usando una parte della moderna tecnologia e dei nuovi media ci sta cambiando”, ha spiegato Roman Gerodimos, lo scienziato che si è occupato della parte britannica dell’esperimento. I giovani che hanno riportato sintomi di dipendenza sono stati maggiormente male per via della mancanza di musica. “Molti di loro”, ha riferito Gerodimos, “hanno detto di aver trovato il silenzio inizialmente piuttosto scomodo e imbarazzante. Ma non appena vi si sono abituati hanno cominciato a notare cose cui mai avevano fatto caso prima: dal canto degli uccelli al ’suono’ della vita quotidiana dei vicini”. Riflettendo su questa esperienza, ha continuato lo scienziato, “i volontari hanno ammesso di soffrire di sintomi dell’astinenza. Gli studenti hanno paragonato quest’esperienza a quella di una dieta e allo smettere di fumare, e la parola dipendenza è risultata ricorrente. La maggioranza di loro in un primo momento ha sofferto, ma poi si è lasciata coinvolgere dalle nuove atmosfere e sensazioni, mentre una minoranza ha odiato tutto questo”. E ha concluso: “Diventare più consapevoli di quanto e come usiamo le nuove tecnologie potrebbe aiutarci a controllare l’effetto che hanno su di noi. E forse dovremmo rinunciarvi almeno per un giorno all’anno”.
La Piramide di Maslow 2.0
Maslow raggruppa i bisogni fondamentali in cinque categorie: bisogni fisiologici, di sicurezza, sociali, di stima e di autorealizzazione. I bisogni di ordine inferiore, una volta soddisfatti, lasciano spazio ai bisogni della classe superiore. Ma questa è ormai preistoria!