Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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Archive for ‘Archivio’

Il Mobile sorpassa il Desktop

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 29 Dicembre 2011

Il 2011 si chiude con un decisivo incremento di utilizzo dei dispositivi mobili per navigare. 

Gli smartphone ed i tablets diventano sempre più comuni ed attraverso loro passano  video,  musica, giochi, notizie, social media, ma anche beni e servizi come il mobile commerce.
Sono 20 milioni gli italiani possessori di smartphone e il sorpasso del cellulare tradizionale è vicino.
Le persone sono connesse online via mobile per un numero di ore maggiore che via pc, non fosse altro perché il mobile è sempre a portata di mano.
Decisivo è stato l’ incremento quest’anno dell’uso dei social media da mobile:
+166% degli utenti che usano Facebook  solo nella prima metà del 2011.
103 milioni di tweet postati ogni giorno
1 milione di check-in su Foursquare.
26 foto postate su Instagram ogni secondo.
Da questi dati scaturisce di conseguenza un ingente incremento della creazione e del download delle applicazioni:
1 miliardo di applicazioni scaricate in tutto il mondo ogni mese.
3 miliardi di dollari pagati da Apple agli sviluppatori indipendenti di apps.
 Un video racconta i numeri di questa crescita

Mobile yaer in Review 2011

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Il coraggio di sognare e la determinazione di un pioniere

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 28 Dicembre 2011

Durante il Women’s Forum, è stata condotta una ricerca globale sui Talenti Emergenti del 2011: donne di grande talento sotto i 40 anni, provenienti da esperienze diverse, con il potenziale di diventare figure influenti nelle nostre economie e società del futuro.
Eccole:

Muna Abusulayman, 38, Arabia, Segretario Generale, Alwaleed Bin Talal Foundation
Claire Boonstra, 36 anni, olandese, co-fondatrice, Layar
Bel Coelho, 32 anni, brasiliana, Chef, Dui Ristorante
Daniela Nascimento Fainberg, 37 anni, brasiliana, fondatrice e direttrice, Instituto Geração
Noelia Fernandez, 38 anni, spagnola, responsabile di Audience & Content, Yahoo! Europe, Middle East & Africa (EMEA)
Jennifer Hill, 36 anni, Senior Associate, Gunderson Dettmer Stough Villeneuve Franklin & Hachigian, LLP
Ornella Indonie, 39, haitiana, Senior Managing Director America Latina, Apple, Inc.
Elsie Kanza, 35, Tanzania, Assistente personale del Presidente, Governo della Tanzania
Clotilde L’Angevin, 33 anni, francese, Segretario Generale del Club di Parigi e capo della divisione ” debito internazionale”, Ministero del Tesoro francese, presso il Ministero delle Finanze francese
Claire Leigh, 30 anni, britannica, Governance Advisor, L’Aper The Africa Governance Initiative
Cindy Lin, 39 anni, di Taiwan, Senior Director New Business Development, PepsiCo Cina
Courtney E. Martin, 31 anni, americana, autrice / speaker / Blogger
Suchi Mukherjee, 38 anni, indiana, Amministratore Delegato e Direttore Generale, www.gumtree.com, di eBay Inc. Co
Jessy Tolkan, 30 anni, americana, direttore esecutivo, Citizen Engagement Lab
Leila Cristina Velez, 37 anni, brasiliana, CEO, Beleza Naturale
Camille de Verdelhan, 33 anni, francese, Chief Financial Officer, Casino France, Groupe Casino.

Da Girl Geek Life

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Le recensioni influiscono eccome!

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Dicembre 2011
Prendo spunto da una news odierna su Pubblicità Italia in cui si sottolinea che le recensioni on line dei clienti sono molto importanti per chi le legge nel prendere decisioni d’acquisto .
Non importano i dati dell’indagine  del portale di social shopping “Ciao” per affermare che le persone sono più propense a fidarsi di una comunicazione che avviene per passaparola rispetto alle forme di pubblicità  tradizionali, perchè ha una credibilità maggiore derivata dal valore percepito della fonte (che non è un venditore del prodotto o del servizio ma solo un fruitore soddisfatto).
Il passaggio di informazioni che avviene spontaneamente è in grado di influenzare il comportamento di acquisto più di qualsiasi altra azione pubblicitaria pianificata.
I consumatori ora agiscono e interagiscono, parlano e si confrontano, esprimono opinioni, sono evoluti, intelligenti, preparati e hanno poco tempo.
Per cui l’azienda deve rielaborare la sua strategia in loro funzione considerandoli come “co-produttori” e non come soggetti passivi.
Dimentichiamo di “fare” marketing e costruiamo il valore del prodotto con loro perché solo in questo modo il nostro brand farà parte delle loro conversazioni e sappiamo che gli esseri umani hanno bisogno di raccontare e di raccontarsi (sneezer); se si dà loro giusti spunti condivisibili incominceranno conversazioni trasversali che produrranno  in breve tempo il già citato effetto “buzz” (post del 7.02.2011) ottenendo risultati soddisfacenti e mirati.
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Cittadini e nuove tecnologie

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Dicembre 2011
Dal rapporto ISTAT del 2011 il numero delle famiglie italiane che possiedono un PC e l’accesso a Internet è aumentato rispetto al 2010.
I dati che emergono dal rapporto presentato dall’Istat oggi sono molto indicativi di come l’Italia benchè sempre più on line, sia indietro rispetto ai paesi europei. 
Senza  fare dei copia incolla inutili rimando al testo integrale scaricabile in versione pdf dal sito 

Testo integrale rapporto Cittadini e nuove tecnologie

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Non dirti che sei bravo

By: doraVanelli \ Comments: 1 \ Date: 16 Dicembre 2011
Partiamo dal dato di fatto che sentirsi dire che sei meritevole e competente è diverso che dirselo da soli. Eppure tanta gente, ancora oggi, si “loda e si imbroda”.
Se nei primi 10 minuti che parliamo con una persone ci facciamo un’opinione di lei, è necessario avere  la consapevolezza di quanto sia importante come ci presentiamo e l’impressione che diamo ai nostri pubblici esterni (sia nel privato che sul lavoro)
L’ essere umano in base a sensazioni, emozioni, momenti in cui la mente associa qualcuno a qualcosa tende sempre a incasellare e a dare etichette.
Con il nostro comportamento e in modo spesso inconsapevole siamo noi a comunicare agli altri la percezione di chi siamo. E se gli altri percepiscono diversamente da quanto vogliamo è un problema eclusivamente  nostro, del messaggio più o meno chiaro che abbiamo inviato loro.
Dipende solo da come ci poniamo e da come sappiamo gestire il nostro personal “brand”, per fare   emergere i punti di forza e non di debolezza, quei tratti caratteriali che ci contraddistinguono rendendoci unici.
Mattia Soragni delinea in queste slide cosa fare e non fare per il mantenimento di una buona reputazione personale: personal brand

Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti invece hanno scritto un libro che suggerisco a tutti.
“Personal Branding. L’arte di promuovere e vendere se stessi online (Web & marketing 2.0)”
Personal branding

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Non diamo per scontato che si sappia cosa sia il Web 2.0

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 24 Novembre 2011
Alcuni giorni fa ho partecipato ad un incontro con  imprenditrici di aziende di piccole dimensioni e di diverse associazioni di categoria  le quali mi hanno chiesto cosa fosse il web 2.0
Stavo parlando, presentandomi, delle nuove tecnologie e delle potenzialità di penetrazione dei social media quando, dalla domanda,  ho capito che avevo dato per scontato ciò che non era.
Semplificherò al massimo.
Fino agli anni ’90 navigare in rete significava accedere a siti con pagine tecniche e asettiche che fornivano i contenuti ricercati e non davano possibilità di interazione, al massimo c’era un numero o una e-mail di contatto. La staticità nella visualizzazione dei documenti ipertestuali era il fil rouge della navigazione in rete(web 1.0)
Il Web 2.0, come cita Wikipedia, viene utilizzato per indicare uno stato di evoluzione del World Wide Web, rispetto alla condizione precedente. 
Si tende a indicare come Web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l’utente (blog, forum, chat, wiki, flickr, youtube, facebook, myspace, twitter, google+, linkedin, wordpress, foursquare, ecc.).
E’ cambiato l’approccio del consumatore, ora evoluto e consapevole. La cultura dell’informazione a una sola via ha lasciato il passo alla condivisione e al profilo “social” in una realtà in cui l’evoluzione dei media ha portato ad un consumo diversificato dei contenuti web. E’ cambiato il rapporto del consumatore nei confronti del brand; c’è in lui maturità, consapevolezza, volontà di confronto.  
Da preda si è trasformato in cacciatore. E il web 2.0 seguendo questa evoluzione socio culturale si è strutturato nel’ottica dell’accessibilità, facile usabilità e condivisione dei contenuti.
L’azienda deve saper costruire un rapporto personale con il suo pubblico e questo richiede un impegno costante nell’ascoltare, rispondere velocemente, interagire  sempre.
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Registro delle opposizioni: forse non tutti sanno che ….

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 18 Novembre 2011
Istituito con il DPR 178/2010 è un servizio di tutela del cittadino, il cui numero telefonico è presente negli elenchi pubblici  e consente di decidere di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o ricerche di mercato.
Chi non è mai stato bersagliato all’ora di cena o alla mattina del sabato da telefonate di gestori telefonici che ti informano che paghi un canone “troppo” alto, o da aziende agricole i cui oli o vini sono la panacea di tutti i mali?
Gli operatori di telemarketing iscritti ai servizi del Registro Pubblico delle Opposizioni devono sottoporre a pulitura le liste di numerazioni telefoniche, estratte dagli elenchi pubblici, che intendono contattare per fini commerciali.
Il Gestore elimina da tali liste le utenze degli abbonati iscritti al Registro.
I dati sono legittimamente utilizzabili da queste aziende in assenza di esplicito dissenso che si esprime compilando il modulo che ho linkato al post.

Registro delle opposizioni

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Dal Blog la 27 Ora: l’agenda delle donne

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 18 Novembre 2011

Seguo sempre con interesse questo blog, anzi è nella mia Wish List.

Il post del Prof. Ferrera di oggi è da leggere e divulgare perchè analizza i punti chiave che il governo Monti dovrebbe toccare sul tema della conciliazione  fra responsabilità lavorative e familiari delle donne .

“Più condivisione fra uomini e donne nello svolgimento delle mansioni domestiche e di cura, più attenta valorizzazione dei talenti femminili a ogni livello professionale e «tassazione preferenziale» per il lavoro femminile”

Il discorso di Monti ha richiamato i punti essenziali di quell’ «agenda-D» rimasta finora lettera (quasi) morta nell’azione di governo anche se sono d’accordo con il Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri che è per l’abolizione dell’8 marzo, in quanto superato. E rispetto ad altri Paesi in cui senza stupore le donne diventano presidentesse e primo ministro, il nostro resta sempre un passo indietro sull’argomento.

Part time, nidi e fisco

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E’ semplice essere d’accordo con i propri simili

By: doraVanelli \ Comments: 1 \ Date: 8 Novembre 2011
Stasera ho commentato un post di Giampiero Vecchiato sul blog di 4marketing.biz.
Il titolo è “diffondere la cultura della comunicazione”  
I primi sei mesi di quest’anno li ho dedicati ad un progetto familiare a cui tenevo molto: la realizzazione ex novo di una bellissima casa (scusate il giudizio di valore :))
A fine dicembre 2010 ho concluso una collaborazione e deciso di non cercarne delle nuove fino all’estate. Ora mi sono rimessa in “pista” come consulente esterno o con contratto a progetto .
Non sto a raccontare che in questi mesi ho mantenuto l’aggiornamento, scritto il mio blog, twittato e utilizzato tutti i SM necessari ecc..ecc… questo, è il pane quotidiano di un comunicatore. 
“E’ semplice essere d’accordo con i propri simili ” scrive Piero e io sono  pienamente d’accordo quando scrive che la comunicazione è un vastissimo continente e non esiste un paradigma universale che integri in una visione unitaria le varie discipline che la caratterizzano: dalla psicologia alla sociologia; dalla linguistica all’antropologia; dalla filosofia all’economia (compreso il marketing e la scienza del management).
Così come sono d’accordo con  le sue  valutazioni sul valore intrinseco della comunicazione, sugli skills relazionali e le competenze manageriali ma anche personali che un professionista della comunicazione deve possedere.
Ma quando a 44 anni con un’esperienza quasi ventennale nel settore ti senti proporre dell’accounting con tuo portafoglio personale condiviso (e il loro? ne hanno almeno uno?) oppure ti dicono che sei troppo “senior” e costi molto rispetto a stagiaires da “formare”(sfruttare?!) o ancora che il mercato in questo momento ha bisogno di commerciali d’assalto (mi sono sciroppata anche l’imprenditore rimasto allo yuppismo anni ’80), come fai a veicolare quello che SAI e cioè (citando sempre Piero) che “La comunicazione è essa stessa un fattore che, da una parte, crea valore perché valorizza il capitale intangibile dell’organizzazione (competenze, conoscenze, capitale relazionale, brand, reputazione, ecc.) e, dall’altra, diffonde valore perché rende esplicito ai pubblici, ai clienti e al mercato il reale valore intrinseco dell’organizzazione stessa”? 
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Non paghi se dai consigli

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 28 Ottobre 2011
L’ultima declinazione del Tryvertising la troviamo a Budapest.

Si inaugura un supermercato davvero speciale  aperto  solo agli utenti che si iscrivono.
Per accedervi basta registrarsi, inizialmente su invito e poi attraverso una scheda di compilazione on line, pagare un’ iscrizione annuale di 5 euro e una quota annuale di 20 euro.
Tra gli scaffali si trovano prodotti di ogni categoria merceologica e arrivati alla cassa, esibendo la tessera di appartenenza al club, non si paga.
Per non ricondurre tutto a semplici operazioni di sampling una volta provati, i prodotti verranno “analizzati” e al negozio si dovranno fornire  suggerimenti ma anche critiche. La visita seguente sarà legata infatti ai commenti che si rilasciano attraverso questionari on line sulle cose prese la volta precedente.

Partiamo dal concetto che a tutti piace sentirsi speciali.

Ricevere 20 gr di biscotti non ci gratifica. Riceverne una versione integrale, personalizzata, riservata solo a “noi del club” ci fa sentire, invece, clienti di riguardo.

Ricevere un campione dall’evidente valore di qualche centesimo spesso ci indispone. Ricevere un oggetto il cui retail value sia invece significativo  ci lascia piacevolmente sorpresi e coinvolti.

Non sono i prodotti ma le emozioni che  suscitano a fare la differenza. 
Se facciamo una semplice operazione di sampling il successo si baserà esclusivamente sulle performances miracolose del prodotto ma per il tryadvertising l’obiettivo è la costruzione di un rapporto emotivo. Dare la possibilità di esprimere il proprio parere, di contribuire allo sviluppo del prodotto e alla crescita dell’azienda, sentirsi parte integrante dell’azienda stessa.
Sembrano concetti ovvi ma purtroppo non lo sono ancora!




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