Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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Archive for ‘Archivio’

Altro viral video, Tic Tac, in flash mob

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 13 Aprile 2012
Un altro esempio di uso sapiente della tecnica di flash mob (come quello che ho postato ieri di Nivea) è il video di Tic Tac.
Ignari cittadini di Rouen, mentre forniscono le indicazioni stradali (richieste da attori ingaggiati), vedono tutti i pedoni svenire ….sarà per il loro alito cattivo?:))
Il flash mob è un’azione di marketing non convenzionale che è stato utilizzato per la prima volta in Italia da Eastpak.
Tale tecnica indica una massa di persone che mette a punto azioni corali di comportamenti fuori dal comune in un luogo pubblico. Il tutto termina poi con un applauso.
Il reclutamento degli attori avviene spesso attraverso blog o strumenti user generated content; la preparazione della coreografia completa avviene solo alcuni minuti prima dell’esecuzione. 
Grade prova dell’agenzia Olgilvy Francia

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Web video per Nivea, peccato la fine!

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 12 Aprile 2012
Ecco un video che rappresenta un vero e proprio fenomeno virale. In pochi giorni dalla data di caricamento ha già raggiunto più di 35.000 visualizzazioni e il dato è in continua crescita.
L’agenzia che ha ideato il flash mob è la francese DRAFTFCB e il Direttore creativo è Odile Crézé
Nivea ha attivato con Amazon una promozione in cui, entro il 13 aprile, ai primi 1000 acquirenti di Q10  verrà applicato uno sconto del 40% sul prodotto.
Solo il finale non mi è piaciuto, cadere nello stereotipo del principe sul cavallo bianco è decisamente anacronistico.
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Realizzare un video virale

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 3 Aprile 2012

Perchè è importante che un video diventi virale?

L’ultimo autorevole contributo arriva direttamente dal trend manager di YouTube Kevin Allocca, che ha espresso durante un intervento al TED delle riflessioni profonde sui video che hanno successo in rete.
In particolare il suo discorso orbita attorno a 3 motivi principali per cui un video diventa virale:

1. Lanciatori di tendenze
2. Comunità partecipativa e creativa
3. L’inaspettato

Guardiamoci il video sottotitolato in italiano

Kevin Allocca spiega come i video si viralizzano

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Venezia Camp 12-14 aprile 2012

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 3 Aprile 2012
Il VeneziaCamp è un barcamp ( in cui i contenuti degli interventi sono proposti dagli stessi partecipanti) che quest’anno raggiunge la sua terza edizione. 
Si tiene non più all’Arsenale ma al Vega di Marghera. Tema della serie di incontri saranno le nuove tecnologie digitali come strada per uscire dalla crisi, per trovare nuove opportunità di business e per migliorare il proprio approccio con i social network. 
Un modo in pratica per aiutare tutte quelle aziende che ancora oggi faticano a capirci qualcosa di social e media innovation.

Una delle novità più interessanti di quest’anno sarà il corso  Scuola d’impresa 2.0

Un corso altamente specializzato, per chi ha meno di 35 anni, tenuto da  esperti dei new media, blogger, docenti universitari e specialisti del mondo digitale.
E’ dedicato a giovani imprenditori che avranno modo di seguire una serie di seminari intensivi gratuiti ed esclusivi grazie ai quali conoscere nel dettaglio e dalla viva voce dei protagonisti l’evoluzione delle tecnologie digitali per le imprese, il marketing, il social networking e l’e-commerce.
I partecipanti saranno selezionati da un gruppo ristretto del Comitato Scientifico e saranno confermati una settimana prima dell’evento.
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Il profilo del consumatore globale socialmente consapevole

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 29 Marzo 2012
Leggo un post su Spot&Web sul consumatore, il cui profilo viene delineato da un’indagine Nielsen condotta intervistando oltre 28.000 utenti in 56 paesi.
I consumatori socialmente consapevoli sono giovani il 63% di età inferiore ai 40 anni e disposti a pagare di più per prodotti e servizi di aziende che hanno sviluppato progetti di responsabilità sociale.
Secondo l’indagine Nielsen, la più alta concentrazione di consumatori socialmente consapevoli è nelle Filippine, dove il 68% degli intervistati si dichiara disposto a pagare un extra per tali prodotti, mentre la concentrazione più bassa è nei Paesi Bassi, dove solo il 21% degli intervistati ha indicato la propria disponibilità a spendere più.
In Europa, l’Italia si posiziona al primo posto con il 38% dei consumatori che dichiarano di essere disposti a pagare di più, seguita da Germania (32%), Spagna (31%), Francia e Gran Bretagna (entrambe 27%).
Tra le  cause prese in considerazione, Nielsen rileva che, a livello globale, gli intervistati socialmente consapevoli considerano prioritari i programmi, attuati dalle aziende, riguardanti la sostenibilità ambientale (66%), i miglioramenti apportati a scienza, tecnologia, educazione tecnica e matematica (56%) e l’eliminazione della povertà estrema e della fame (53%). 
In Italia la prima causa è la creazione di posti di lavoro ben remunerati (69%), a cui seguono la sostenibilità ambientale (57%), i miglioramenti apportati a scienza, tecnologia, educazione tecnica e matematica (48%) e l’eliminazione della povertà estrema e della fame (45%).
I consumatori globali socialmente attenti, quando devono filtrare una promozione o giudicare un brand  si fidano dei consigli da parte di persone che conoscono (95%) (il passaparola) e cercano pareri e informazioni pubblicate online da altri consumatori (76%)(forum o recensioni).

I consumatori socialmente consapevoli sono, inoltre, più propensi, rispetto ad altri partecipanti alla ricerca, a utilizzare i social media per prendere decisioni d’acquisto 59% rispetto al 46% sul totale degli intervistati).

Tutto questo per rafforzare quanto ho già scritto nel post  sul consumo collaborativo: la tecnologia e le communities stanno cambiando il concetto di consumo sostenendo nuovi modelli che andranno a ridefinire tutte le  strategie di marketing delle aziende.

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Campagna creativa su Pinterest

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 26 Marzo 2012

Su Mashable, Tod Wasserman delinea alcune campagne fatte su Pinterest.
Questa di Kotex, prodotti per l’igiene intima  femminile, mi è piaciuta particolarmente:
50 donne iscritte a Pinterest sono state scelte in base ai loro gusti sulle immagini pinnate. E’ stato loro inviato un regalo virtuale, una scatola con tanti prodotti dell’azienda. Se avessero ripinnato l’immagine ecco che da virtuale il regalo sarebbe diventato reale e consegnato a casa direttamente. 
Il passaparola dell’iniziativa ha fatto il resto sugli altri social media. Meditate marketing director…..meditate !

Mashable.com

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Cosa offrono Airbnb o AnyHire? La filosofia dello sharing

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 24 Marzo 2012
Finalmente anche in Italia il consumo, come vissuto fino ad ora, lo si identifica come  “spreco” e superfluo. Tecnologia e community stanno modificando il concetto di consumo e alla base di questo trend c’è la voglia di condivisione sia di beni che di servizi.
Il consumo collaborativo è ben descritto nel best seller “What is mine is yours” e sta assumendo proporzioni tali da non poter trascurare il fenomeno.
La necessità di ottimizzare le risorse disponibili e di condividerle nell’ottica di una filosofia ecosostenibile, conduce alla share economy che oltra ad essere una necessità è anche una tendenza molto cool negli Stati Uniti.
Dalla California chi ha in casa uno spazio in più lo può affittare a chi vuole viaggiare con modalità insolite. 
Sul sito  Airbnb.com si  inseriscono le esigenze, si fanno ricerche ed è la brand reputation on line che fa il resto: è la community che garantisce l’affidabilità dei padroni di casa con una serie di recensioni mirate. 
Altri player del settore sono Home Away o CouchSurfing.
E per chi vuole condividere trasferimenti in auto per  attraversare la città e desidera abbattere i costi  ecco la realtà come Carpooling.com presente anche in Italia o Zipcar diventato leader della condiviosione di tranfer automobilistici.
Per chi invece ha oggetti poco utilizzati o addirittura dimenticati in cantina, l’australiana Anyhire.com risolve il problema permettendo di metterli in rete per noleggiarli  o per chi ha bisogno di una mano a montare degli arredi o pulire casa Taskrabbit.com lo mette in contatto con chi si offre di farlo ad un prezzo abbordabile, sempre offrendo recensioni pubbliche da chi ha già impiegato quella persona prima di lui.

Il consumo sta cambiando grazie al web e i marketers devono prenderne atto, aggiornarsi e voltare pagina!

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Il marketing al femminile

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 24 Marzo 2012

Marzia Istria pubblica questo libro sulle donne contemporanee, chi sono, cosa pensano, quali sono le loro abitudini. Un identikit in rosa tra fatti e cifre a partire dal ruolo ricoperto nel mondo del lavoro e la gestione del mix lavoro casa famiglia. 
Dal fenomeno della spesa on line per poter scegliere e acquistare velocemente a una case history tutta femmilnile come Camomillla di Milano.
Pink Marketing
Il marketing al femminile 
Collana Marketing e Pubblicità 
2012 Lupetti
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Gli investimenti pubblicitari on line crescono a due cifre

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 22 Marzo 2012
Da Prima Comunicazione raccolgo i dati sul fatturato pubblicitario on line nel mese di febbraio 2012.
I dati sono relativi esclusivamente alle 3 tipologie Display, Performance e Classified/Directories le quali registrano rispettivamente il +26,2 % per il Display, il +4,7% per Performance e il -4,0%  Classified/Directories con un +12,3% del totale.

Il commento del presidente FCP-Assointernet Carlo Poss: l’ottima performance della pubblicita’ Display a Febbraio, che cresce del +29% verso lo scorso anno, contribuisce sensibilmente alla crescita dell’intero comparto Internet

La previsione di Carat, centro media di Aegis Group è che nel 2013 gli investimenti on line supereranno quelli sulla carta stampata.
Già  30 settembre 2011 è stato pubblicato il “Media Monthly Report” della Nielsen/NetRating, da cui  si legge una controtendenza significativa: aumentano gli investimenti pubblicitari internet del +7,0%, raggiungendo i 340 milioni di euro, mentre calano su tutti gli altri mezzi tradizionali.
Ritornando al mio post precedente sui devices mobile, le aziende hanno investito 56 milioni di euro (contro i precedenti 38) in spazi pubblicitari solo sul canale mobile, facendo registrare al mercato del mobile ADV un aumento del 50%, pari a circa il 5% del totale mercato advertising su Internet. 
Questa evoluzione del mercato apre importanti prospettive sui prossimi anni: si prevede che solo  il mobile entro 2 anni possa superare la quota del 10% del totale degli investimenti pubblicitari su Internet.

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In che mani è il tablet?

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 22 Marzo 2012
Il tablet è sostanzialmente unisex (52% uomini e 48% donne) e si concentra nella fascia 25-34 anni.
Ed è un device su cui le persone sono disposte a investire. 
Secondo i dati dell’Osservatorio Multicanalità, promosso da Nielsen, Connexia e Il Politecnico di Milano, è utilizzato più che a livello personale a livello familiare: oltre la metà degli utilizzatori dichiarano di condividerlo in famiglia. Oltre alle mail e ai siti delle news si leggono libri, riviste , si sta sui social network, si gioca. 
Il tablet piace perchè leggero versatile e funzionale oltre che esteticamente piacevole.
Gli italiani  che lo utilizzano sono già più di un milione così come ci sono più smartphone che telefoni cellulari e questo comporta una tendenza di sviluppo tale da ritenere che siano strumenti preziosi a disposizione non solo dell’utilizzatore ma anche del brand.
Il consumatore accede a contenuti svariati ottenendo in tempo reale risposte dettagliate esattamente nel momento in cui ne ha bisogno. Per questo motivo il mobile è un vero e proprio canale di business ma di questo ne parlerò in altro post.
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