Liberate Rossella Urru- Blogging day
Su Twitter lasciamo tutti un messaggio utilizzando gli hashtag #freeRossella e #freeRossellaUrru
29 febbraio Blogging day per Rossella Appello a tutti i blogger
Su Twitter lasciamo tutti un messaggio utilizzando gli hashtag #freeRossella e #freeRossellaUrru
29 febbraio Blogging day per Rossella Appello a tutti i blogger
Mike Grishaver scrive ieri sul blog di Linkedin dell’inserimento della creazione del pulsante Following per le aziende.
Connettendosi a Linkedin d’ora innanzi si potrà seguire la società di nostro interesse che ci invieranno news aggiornate, info su opportunità di carriera e trend di settore.
Samuel Aranda- La primavera araba
I cuori stampati sui bicchieri di Starbucks sono magici. Se si scarica l’applicazione dal ® di Apple App Store o Android Market ™ e si scansiona l’immagine ecco che si possono inviare auguri “speciali “.
L’uso delle applicazioni sul mobile è sempre maggiore e sempre più interessanti sono i loro sviluppi.
Vogue Italia, il giornale per antonomasia che si occupa e promuove l’estetica, il visuale e il bello, ha deciso di utilizzare la sua autorità e il suo bacino di utenza sul web (oltre 1 milione di utenti unici al mese), per battersi per combattere l’anoressia e raccogliere le firme con l’obiettivo finale di far chiudere questi siti.
La moda è sempre stata incolpata di essere una delle cause principali e questo impegno è invece la dimostrazione che la moda si mette in gioco in prima linea per combattere l’anoressia“
Oggi ho letto un articolo sul Giornale dell’Arte: La cultura & la crisi
Qual è la percezione collettiva – ed istituzionale – della cultura al tempo della crisi? Che cos’è davvero la crisi, e che ruolo svolge o può svolgere la cultura all’interno di questo processo storico e sociale? In un periodo come quello attuale, la cultura è, con ogni probabilità, l’unica cosa che può davvero salvarci. Anche – e forse soprattutto – dal punto di vista economico
Caliandro, l’autore dell’articolo non poteva scrivere ed esprimere meglio il baratro in cui la “nostra” cultura si trova. In un paese di “capre” dove tutto gravita attorno al consumo veloce e alla superficialità totale.