Mal di Klout
25, 34, 46, 62… sto quasi dando i numeri.
Come misurare il nostro valore mediatico ?
Oggi la nostra digital reputation è un asset tangibile e misurabile grazie all’algoritmo di Klout.
Si tratta di un numero variabile da 0 a 100 che misura il grado di influenza sui SN , cioè quanto di quello che postiamo su FB, TW e su altri social media venga apprezzato (con like, retweet, ripin ecc..)
Klout certifica il nostro livello di autorevolezza e influenza in modo quasi “spietato” visto che osserva solo le utlime due settimane di attività costringendoci a non riposare sull’ultimo post.
Sulla base del numero di Klout possiamo presenziare o meno ad una conferenza stampa (con non meno di 40 punti) oppure accedere di diritto e in automatico, a prove prodotti in anteprima o essere invitati a vernici o “prime” esclusive.
Allo stato attuale grazie alla rete e alla propria digital reputation chiunque può diventare opinion leader o ambassador di un brand e questi personaggi sono ricercati dalle agenzie di comunicazione perché ritenuti più credibili e “veri”.
Tuttavia non perdiamo di vista il contenuto dei nostri post e non facciamoci venire il mal di Klout così come non cadiamo in depressione se vediamo che ci hanno defollowato.
