Il passaparola
Share OnDa quando esiste il web si sono sviluppati in esso aree e servizi per dare spazio alle persone e alle loro conversazioni.
Chat, blog, social network, forum. Le persone si incontrano, dialogano e discutono finalmente senza filtri.
Questi strumenti hanno amplificato il potere del word of mounth (scritto all’anglosassone), proiettandolo in una dimensione virale, globale e potenzialmente illimitata.
Tutti amiamo parlare delle esperienze che ci riguardano più da vicino e ascoltiamo con interesse quanto ci viene raccontato.
Condividiamo informazioni, punti di vista, opinioni siano esse positive o negative inerenti un servizio o un prodotto che ci interessa.
Il passaparola è un modo/sistema democratico che si basa esclusivamente sull’autorevolezza e la reputazione on line di chi veicola il messaggio ed è implicito che sia efficace solo se c’è trasparenza, chiarezza e sincerità.
Le bugie sul web vengono intercettate velocemente e le campagne “pilotate”, non spontanee e disinteressate si rivelano deleterie e ad effetto boomerang su chi le ha diffuse.
Il social customer (cliente 2.0) utilizza la rete per esprimersi a 360° al fine di avviare una relazione diretta e alla pari con l’azienda di sua fiducia a cui chiede informazioni specifiche, dettagli tecnici, supporto in tempo reale.
Tutto questo deve avvenire rispettando un codice etico che è stato perfettamente delineato su wommi, associazione italiana dei professionisti del “wom” che si fonda su tre elementi:
onestà di relazione
onestà di opinione
onestà d’identità
Al centro c’è il cliente o consumatore, o social customer che dir si voglia ….sempre!