Il “Museo Segreto” di Rodin
Share OnMi sono imbattuta in un libro inaspettato, edito da Rizzoli.
A 100 anni dalla morte di Auguste Rodin si svela la raccolta inedita di disegni erotici che lo scultore francese aveva custodito gelosamente in un misterioso cartone classificato come ‘Museo Segreto’.
La collezione venne scoperta proprio alla scomparsa dell’artista, il 17 novembre 1917, e a mostrarla è ora il libro Rodin-I disegniproibiti“che esce in collaborazione con il Musée Rodin di Parigi (che consiglio a tutti di visitare) di cui è direttrice dal 2012 Catherine Chevillot, autrice della prefazione.
121 fogli con disegni e acquarelli che restituiscono una frenesia creativa audace, tanto più se si pensa che Rodin aveva superato la sessantina mentre creava quelle opere in cui il sesso è protagonista, scandalose per l’epoca e straordinariamente moderne.
Sono nudi di donna in pose quasi acrobatiche che diventano una sfrontata galleria che celebra l’autoerotismo e l’omosessualità femminile. “Rodin scelse di esplorare il disegno erotico non per provocare, ma per cogliere ciò che da sempre inseguiva: la vita, il flusso vitale” sottolinea la Chevillot.
La cosa sorprendente è che questi “nudi femminili, decontestualizzati, totalmente affrancati da ogni accademismo così come da ogni tabù morale, bastano a se stessi” come viene sottolineato nel libro. E soprattutto la libertà espressiva e trasgressiva di quei lavori fa uscire una carica erotica ancora intatta a cent’anni di distanza.
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