Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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12Feb

140 News Net

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 12 Febbraio 2011
140 News Net, in breve 140nn, è un canale in italiano di fatti in anteprima, di news e di approfondimenti filtrati attraverso i Social Media a cura di Luca Alagna.
Un esperimento di quello che si potrebbe definire Social Media Journalism o Personal Journalism maturato dopo l’inizio dell’esperienza iraniana fatta da Alagna.
Gli aggiornamenti  avvengono principalmente sul profilo Twitter ma l’interazione è seguita direttamente su Facebook e su Friendfeed.
In questo sito potete trovare ulteriori approfondimenti, analisi e notizie basate su questi fatti.
Il nome 140 News Net racchiude queste caratteristiche: 
140 (Twitter, la sintesi, la velocità e l’interazione), News (l’oggetto), Net (la rete, la lente dei Social Media).
 

La linea editoriale prevede la raccolta di singoli “fatti” filtrati attraverso i Social Media, senza inclinazioni di alcun genere (politiche o altro), sia all’interno dell’agenda dei mainstream media (il menù informativo che ogni giorno ci propongono tv e giornali) con lo scopo di completare o approfondire il quadro generale, sia all’interno di un’agenda dei Social Media facendo venire alla luce gli argomenti che interessano di più milioni di individui online e che spesso non arrivano all’opinione pubblica.

Bell’idea e bel servizio che Luca ci offre!

www.140nn.com

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09Feb

L’ufficio stampa si evolve

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 9 Febbraio 2011
Se fino a 6/7  anni fa l’ufficio stampa doveva diffondere ai media le notizie relative alla propria organizzazione per darne visibilità e una percezione positiva, oggi deve rivedere il suo ruolo perchè l’impresa non si racconta nè si mette in vetrina ma deve saper ascoltare.

Tutto ciò richiede sensibilità e  un approccio in cui la conversazione con le persone non è percepito come un costo bensì come opportunità di conoscenza . 
Al centro dell’attenzione ci sono le persone  e in questo scenario le organizzazioni e i loro uffici stampa diventano “aperti” e comunicativi, pena l’insuccesso delle organizzazioni stesse.
Prima conosciamo chi siano i nostri interlocutori, le motivazioni che li conducano verso di noi, capiamo cosa possiamo fare  per soddisfarli e in quale modo, soltanto dopo adottiamo i giusti strumenti di comunicazione per interagire.

E questo approccio di apertura cambia anche i meccanismi della narrazione delle organizzazioni, non più autoreferenziale ma condivisa e coinvolgente. 
In questo scenario l’ufficio stampa ridelinea il proprio ruolo di analisi e di ascolto, elabora le informazioni interne ed esterne e le veicola ai vari pubblici in base alle loro specifiche richieste ed esigenze.
Il suo ruolo “classico” di monitoraggio si evolve in un vero e proprio strumento di osservazione delle tendenze, delle evoluzioni e degli interessi degli stakeholder e a questo va aggiunto un focus costante sulle dinamiche interne dell’organizzazione;
ed è da questa analisi comparata esterna ed interna che l’ufficio stampa 2.0 è in grado di valutare strategie utili al suo successo.
Questo sviluppo di competenze è un passo necessario per chi opera nel settore che oltre a elaborare e comunicare deve saper analizzare, scegliere, progettare e coordinare.

Il reale valore nel terzo millennio delle aziende e dei manager che le dirigono, non sarà il fatturato che essi producono, bensì il numero e la qualità delle relazioni da essi instaurati con i propri target interlocutori e di riferimento interni ed esterni“

Jeremy Rifkin
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09Feb

Sfrappole, chiacchiere, cenci, frappe….

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 9 Febbraio 2011

Sono dolci tipici di Carnevale che prendono nomi differenti a seconda della regione, in Emilia si chiamano  “sfrappole”.

Oggi ho letto di tutto e di più,  sui social media, sulle strategie di marketing ad essi collegati, ho confrontato infografici, statistche e previsioni per il 2011, insomma…. mi sono detta che io stasera potevo solo darmi alla “cucina” e così ho fatto.

Rispolverando una ricetta della mia nonna Anna che per Carnevale immancabilmente mi faceva questo dolce da me molto apprezzato, mi sono cimentata ai fornelli cercando di essere  all’altezza.

250 g di farina
50 g di zucchero
una bustina di vaniglia
due uova
20 g di burro
15 ml di brandy
olio d’oliva
zucchero a velo

Ho mescolato insieme la farina, lo zucchero e la vaniglia e creato un incavo per le   uova, il burro ammorbidito e un pizzico di sale.

Ho “provato” ad impastare alla vecchia maniera ma il tutto è presto finito nell’impastatrice!
Ho poi aggiunto il brandy (c’è chi mette la grappa) e lasciato la pasta riposare per 30 minuti.

Con il mattarello ho tirato una sfoglia di circa mezzo cm e, con l’aiuto di una rotella dentata, ho fatto dei rettangoli.

Ho fritto in abbondante olio la pasta da entrambi i lati, ho scolato con la schiumarola e  asciugato su carta da cucina….
….il gatto che fino a quel momento supervisionava le operazioni è andato via …
…puzza?? nooooo, “ODORE” di fritto ovunque!
Alla fine ho raggiunto il risultato, ho spolverizzato con abbondante zucchero velo le mie sfrappole e mi sono fiondata sotto la doccia! 
Ma come faceva mia nonna a friggerne chili per tutti sempre col sorriso?!
le nonne: una categoria da salvaguardare:))
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