Il geomarketing sta imponendosi come una leva sempre più importante nelle strategie di marketing e comunicazione adottate dalle aziende evolute.
Si basa sull’avere a disposizione informazioni sul territiorio da utilizzare in parallelo alla conoscenza della posizione dell’utente.
Grazie alla veloce diffusione negli ultimi due anni di smartphone e tablet collegabili al sistema GPS si sono sviluppati dei social network che fanno della geolocalizzazione il loro cavallo di “battaglia”.
Foursquare (4SQ), Gowalla, Places di FB georeferenziano contenuti mentre geolocalizzano l’utente. Inizialmente era la “nuova moda del web”, quella di geotaggare un luogo e di far sapere ai propri amici dove ci si trovasse lasciando loro messaggi.
Ma in breve tempo si è capito la portata del fenomeno per il business offrendo grandi opportunità di comunicazione del brand.
4SQ ha circa cinque milioni di iscritti e sono evidenti le sue potenzialità perchè dopo Dennis Crowley e Naveen Selvadurai (suoi ideatori), la corsa alla “posizione che conta” è partita alla grande.
Pensiamo solo a Places di FB con i suoi 500 milioni di utenti (18 milioni in Italia) di cui quasi 200 milioni navigano in mobilità. Potenzialità di business molto interessanti!
Io sono iscritta a 4SQ e mi piace perchè è anche una specie di geolocal game. Si raccolgono punti e badge ogni volta che si fa check in un locale o in un luogo che vanno ad accumularsi, come trofei, nel nostro profilo. Siamo insomma riconosciuti come “clienti “fedeli” (major)
Si possono lasciare recensioni e immagini fornendo suggerimenti e utili indicazioni agli amici che poi passeranno da lì. Tutto nella piena filosofia del web 2.0!
Questo apre grosse opportunità di brand marketing: particolari offerte ai clienti fidelizzati, sconti , invio di informazioni mirate.
Coin, Gucci e la Provincia di Ferrara stessa trovo che stiano utilizzando molto bene 4SQ.
Ormai lo scopo delle aziende è avere non solo semplici clienti, ma fan del proprio marchio: persone che vi si identifichino e che si appassionino.
Con 4SQ le aziende possono misurare questo coinvolgimento, grazie alla partecipazione e a un contatto reale con lo stesso utente.
Monica Fabris, sociologa e presidente dell’istituto di ricerca Gpf (fondato da Gian Paolo Fabris), che ha un osservatorio permanente sui social network, scrive: “Foursquare piace perché sposa due cose che piacciono agli italiani: mobilità e socializzazione. E poi simbolizza la nuova fase del Web 2.0: la contaminazione tra reale e virtuale. La socializzazione on line entra nella vita reale. Le due dimensioni della persona si ricompongono”.