Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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18Apr

Scaletta per parlare in pubblico

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 18 Aprile 2011
Alcuni giorni fa stavo dando consigli “volanti” ad una persona che dovrà tenere un discorso in pubblico per la prima volta. Pochi ma utili consigli che noi magari diamo per scontati ma che invece, per chi non lo ha mai fatto, sono un valido supporto.
In un intervento in pubblico, tranne nei casi di discorsi ufficiali nei quali sia assolutamente indispensabile leggere fedelmente il testo (quando si riportano articoli di legge, testo di uno statuto ecc..) è bene evitare la lettura. Questo a vantaggio della vivacità espositiva.
Per non incorrere però in vuoti di memoria o in lunghe divagazioni, dobbiamo contare su una griglia che chiamiamo “scaletta”, da organizzare preventivamente.
Una solida scaletta è in grado di ridurre la paura di essere impreparati, dal momento che questa tensione è procurata dal timore di non sapere cosa dire e in quale ordine.
La scaletta non va imparata a memoria: serve per essere guardata di sfuggita e pertanto la si deve poter visualizzare in modo chiaro. Non può pertanto essere redatta con la stessa tecnica con la quale si prendono appunti, poichè la calligrafia minuta e imprecisa si rivela una trappola nel momento dell’utilizzo.
* facciamo “l’inventario” degli argomenti che vogliamo toccare
* disponiamoli nell’ordine di importanza e poniamo in testa il contenuto più importante
* isoliamo le parole-chiave (quelle senza le quali il discorso non ha significato)
* disponiamo le parole-chiave e le frasi-guida in modo grafico 
* utilizziamo una grafia chiara e pulita
Facciamo qualche prova da soli davanti ad uno specchio e, nel caso di volatiche al collo, scaturite dall’emozione, suggerisco  un foulard alle Signore (di solito gli uomini indossano giacca e cravatta)
E, ricordiamoci sempre di rivolgere lo sguardo a tutta la platea senza mai focalizzarci ln una  sola direzione.  
Questo è proprio l’ABC!
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11Apr

Diffidare delle imitazioni

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 11 Aprile 2011
I clienti sono stati informati che per adattare una campagna stampa ad una campagna affissioni non è sufficiente tirare l’angolo del file ma bisogna rimettere a posto tutti gli elementi per quel tipo di azione specifica? Tocca al consulente informare il cliente di tutto questo, educarlo alla comunicazione e alle sue tecniche preavvisandolo dei risultati che non saranno mai ….”fantasmagorici”!
Le associazioni di categoria dei comunicatori si battono da anni  per difendere una professionalità che per  competere seriamente deve essere multidisciplinare. La formazione va sempre aggiornata e un valido comunicatore deve conoscere un po’ prima degli altri le tendenze, nuove tecniche, nuovi media e saper sempre prendere per mano il cliente. 
Allora come è possibile che ancora tante aziende si facciano guidare da comunicatori improvvisati? solo perchè costano meno? 
Un’intuizione geniale può essere vincente se sviluppata in modo razionale e con un piano di fattibilità  
a monte…….non è detto che il solo utilizzo di un testimonial per supportare un prodotto porti a buoni risultati, anzi, spesso non ci si ricorda del prodotto ma solo del testimonial.
Non siamo piloti solo perchè abbiamo un’automobile sportiva o grandi sarti solo perchè sappiamo cucire un bottone! Quindi, gente, diffidate delle imitazioni.
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04Apr

La relazione con la rete è sempre più forte.

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 4 Aprile 2011
Il ruolo della rete nella ricerca di informazioni
Nell’era dell’irreversibile affermazione del digitale e dell’integrazione tra on line e off line, il consolidamento della relazione consumatore / brand è sempre più forte.
Il grafico proposto (Report 2010 Osservatorio Multicanalità) evidenzia come il consumatore  dal 2007 al 2010 abbia utilizzato la rete  per ricercare informazioni su prodotti o servizi.

In particolare cresce il numero di persone che dichiarano  di utilizzare Internet per confrontare i prezzi prima  di fare acquisti (18% della popolazione italiana) e la ricerca riguarda anche i punti vendita: infatti, il 16% sceglie in quali recarsi per effettuare i propri acquisti.
Ma il consumatore giudica, posta, recensisce, non si limita solo a cercare informazioni e, soprattutto negli ultimi anni, viaggia!
La possibilità data ad ogni “turista” munito di connessione alla rete di esplorare la sua meta, di leggere opinioni e suggerimenti, ha cambiato il comportamento del viaggiatore sia nella pianificazione del viaggio che nella programmazione e gestione pratica.
C’è una reperiblità infinita di materiale su ogni destinazione:  servizi di social networking e photo sharing , blog, forum, siti di recensioni  mappe, data base aggiornati in tempo reale dagli stessi utenti, come Trip Advisor o Yelp. 
Insomma le tecnologie digitali negli ultimi anni hanno modificato il comportamento del consumatore che prova, sperimenta e che scambia idee ed opinioni nel web 2.0. 
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