Scaletta per parlare in pubblico
Alcuni giorni fa stavo dando consigli “volanti” ad una persona che dovrà tenere un discorso in pubblico per la prima volta. Pochi ma utili consigli che noi magari diamo per scontati ma che invece, per chi non lo ha mai fatto, sono un valido supporto.
In un intervento in pubblico, tranne nei casi di discorsi ufficiali nei quali sia assolutamente indispensabile leggere fedelmente il testo (quando si riportano articoli di legge, testo di uno statuto ecc..) è bene evitare la lettura. Questo a vantaggio della vivacità espositiva.
Per non incorrere però in vuoti di memoria o in lunghe divagazioni, dobbiamo contare su una griglia che chiamiamo “scaletta”, da organizzare preventivamente.
Una solida scaletta è in grado di ridurre la paura di essere impreparati, dal momento che questa tensione è procurata dal timore di non sapere cosa dire e in quale ordine.
La scaletta non va imparata a memoria: serve per essere guardata di sfuggita e pertanto la si deve poter visualizzare in modo chiaro. Non può pertanto essere redatta con la stessa tecnica con la quale si prendono appunti, poichè la calligrafia minuta e imprecisa si rivela una trappola nel momento dell’utilizzo.
* facciamo “l’inventario” degli argomenti che vogliamo toccare
* disponiamoli nell’ordine di importanza e poniamo in testa il contenuto più importante
* isoliamo le parole-chiave (quelle senza le quali il discorso non ha significato)
* disponiamo le parole-chiave e le frasi-guida in modo grafico
* utilizziamo una grafia chiara e pulita
Facciamo qualche prova da soli davanti ad uno specchio e, nel caso di volatiche al collo, scaturite dall’emozione, suggerisco un foulard alle Signore (di solito gli uomini indossano giacca e cravatta)
E, ricordiamoci sempre di rivolgere lo sguardo a tutta la platea senza mai focalizzarci ln una sola direzione.
Questo è proprio l’ABC!