Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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20Dic

Le recensioni influiscono eccome!

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Dicembre 2011
Prendo spunto da una news odierna su Pubblicità Italia in cui si sottolinea che le recensioni on line dei clienti sono molto importanti per chi le legge nel prendere decisioni d’acquisto .
Non importano i dati dell’indagine  del portale di social shopping “Ciao” per affermare che le persone sono più propense a fidarsi di una comunicazione che avviene per passaparola rispetto alle forme di pubblicità  tradizionali, perchè ha una credibilità maggiore derivata dal valore percepito della fonte (che non è un venditore del prodotto o del servizio ma solo un fruitore soddisfatto).
Il passaggio di informazioni che avviene spontaneamente è in grado di influenzare il comportamento di acquisto più di qualsiasi altra azione pubblicitaria pianificata.
I consumatori ora agiscono e interagiscono, parlano e si confrontano, esprimono opinioni, sono evoluti, intelligenti, preparati e hanno poco tempo.
Per cui l’azienda deve rielaborare la sua strategia in loro funzione considerandoli come “co-produttori” e non come soggetti passivi.
Dimentichiamo di “fare” marketing e costruiamo il valore del prodotto con loro perché solo in questo modo il nostro brand farà parte delle loro conversazioni e sappiamo che gli esseri umani hanno bisogno di raccontare e di raccontarsi (sneezer); se si dà loro giusti spunti condivisibili incominceranno conversazioni trasversali che produrranno  in breve tempo il già citato effetto “buzz” (post del 7.02.2011) ottenendo risultati soddisfacenti e mirati.
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20Dic

Cittadini e nuove tecnologie

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 20 Dicembre 2011
Dal rapporto ISTAT del 2011 il numero delle famiglie italiane che possiedono un PC e l’accesso a Internet è aumentato rispetto al 2010.
I dati che emergono dal rapporto presentato dall’Istat oggi sono molto indicativi di come l’Italia benchè sempre più on line, sia indietro rispetto ai paesi europei. 
Senza  fare dei copia incolla inutili rimando al testo integrale scaricabile in versione pdf dal sito 

Testo integrale rapporto Cittadini e nuove tecnologie

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16Dic

Non dirti che sei bravo

By: doraVanelli \ Comments: 1 \ Date: 16 Dicembre 2011
Partiamo dal dato di fatto che sentirsi dire che sei meritevole e competente è diverso che dirselo da soli. Eppure tanta gente, ancora oggi, si “loda e si imbroda”.
Se nei primi 10 minuti che parliamo con una persone ci facciamo un’opinione di lei, è necessario avere  la consapevolezza di quanto sia importante come ci presentiamo e l’impressione che diamo ai nostri pubblici esterni (sia nel privato che sul lavoro)
L’ essere umano in base a sensazioni, emozioni, momenti in cui la mente associa qualcuno a qualcosa tende sempre a incasellare e a dare etichette.
Con il nostro comportamento e in modo spesso inconsapevole siamo noi a comunicare agli altri la percezione di chi siamo. E se gli altri percepiscono diversamente da quanto vogliamo è un problema eclusivamente  nostro, del messaggio più o meno chiaro che abbiamo inviato loro.
Dipende solo da come ci poniamo e da come sappiamo gestire il nostro personal “brand”, per fare   emergere i punti di forza e non di debolezza, quei tratti caratteriali che ci contraddistinguono rendendoci unici.
Mattia Soragni delinea in queste slide cosa fare e non fare per il mantenimento di una buona reputazione personale: personal brand

Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti invece hanno scritto un libro che suggerisco a tutti.
“Personal Branding. L’arte di promuovere e vendere se stessi online (Web & marketing 2.0)”
Personal branding

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24Nov

Non diamo per scontato che si sappia cosa sia il Web 2.0

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 24 Novembre 2011
Alcuni giorni fa ho partecipato ad un incontro con  imprenditrici di aziende di piccole dimensioni e di diverse associazioni di categoria  le quali mi hanno chiesto cosa fosse il web 2.0
Stavo parlando, presentandomi, delle nuove tecnologie e delle potenzialità di penetrazione dei social media quando, dalla domanda,  ho capito che avevo dato per scontato ciò che non era.
Semplificherò al massimo.
Fino agli anni ’90 navigare in rete significava accedere a siti con pagine tecniche e asettiche che fornivano i contenuti ricercati e non davano possibilità di interazione, al massimo c’era un numero o una e-mail di contatto. La staticità nella visualizzazione dei documenti ipertestuali era il fil rouge della navigazione in rete(web 1.0)
Il Web 2.0, come cita Wikipedia, viene utilizzato per indicare uno stato di evoluzione del World Wide Web, rispetto alla condizione precedente. 
Si tende a indicare come Web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l’utente (blog, forum, chat, wiki, flickr, youtube, facebook, myspace, twitter, google+, linkedin, wordpress, foursquare, ecc.).
E’ cambiato l’approccio del consumatore, ora evoluto e consapevole. La cultura dell’informazione a una sola via ha lasciato il passo alla condivisione e al profilo “social” in una realtà in cui l’evoluzione dei media ha portato ad un consumo diversificato dei contenuti web. E’ cambiato il rapporto del consumatore nei confronti del brand; c’è in lui maturità, consapevolezza, volontà di confronto.  
Da preda si è trasformato in cacciatore. E il web 2.0 seguendo questa evoluzione socio culturale si è strutturato nel’ottica dell’accessibilità, facile usabilità e condivisione dei contenuti.
L’azienda deve saper costruire un rapporto personale con il suo pubblico e questo richiede un impegno costante nell’ascoltare, rispondere velocemente, interagire  sempre.
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