Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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27Nov

Il Marketing 3.0 di Philip Kotler

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 27 Novembre 2012

Ho avuto modo di leggere l’intervento di Kotler* in occasione del World Business Forum che si è tenuto questa primavera a Milano.

Il professore definisce il marketing 3.0, quello che ha compiuto il passaggio dai consumatori –  protagonisti dell’evoluzione dal marketing 1.0 a quello 2.0, dove a dominare era l’attenzione riservata al prodotto – ai bisogni dello spirito umano. 
Se agli albori della disciplina, i marketer colpivano alla “pancia” dei consumatori in una visione prodotto-centrica che mirava a racimolare profitti su profitti, il marketing 2.0 colpiva al cuore, rivalutando il consumatore. 
Ma è nel marketing 3.0 che il processo è compiuto, dove a guidare sono i valori e l’obiettivo è la felicità umana. 
Un mondo che è cambiato, dove anche lo stesso modo di concepire il retail deve essere ripensato. 
Kotler alla vigilia del suo speech ha passeggiato tra i negozi di via Montenapoleone, bellissimi e vuoti. Perché oggi ha ancora senso mostrare merci in spazi fisici?
E in tutto questo qual è il ruolo dei social media? 
Kotler non ha dubbi: “Se non li usate, siete morti”. Ma bisogna avvicinarsi al nuovo mezzo con il giusto approccio, evitando il tecnoentusiasmo e mantenedo i canali tradizionali perchè il futuro è ibrido. 
Oggi servono almeno due reparti di marketing. Uno tattico, di maggiori dimensioni e concentrato sulla vendita di ciò che viene prodotto. E uno più piccolo, di marketing strategico che deve affiancare il primo e “trascinarci nel futuro”.
Kotler individua 6 elementi da tenere in considerazione: 
anticipare le eventuali turbolenze del mercato, andare lì dove c’è fermento e crescita, potenziare il marketing per farsi guidare verso il futuro, intensificare progressivamente l’attività sui social media, coinvolgere sempre più i clienti nelle attività e sviluppare attività di responsabilità sociale accanto al core business principale. 
La conclusione è che “se fra cinque anni la tua azienda farà lo stesso business che fa oggi, probabilmente sarà già fallita”.
Direi che tutto questo non faccia “una piega”.

*
Il più importante esperto di marketing al mondo, Kotler è autore di oltre 50 libri, incluso il bestseller Marketing Management, considerato da tutte le business school del pianeta la bibbia del marketing

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16Nov

Essere su tutti i socal? Sbagliato.

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 16 Novembre 2012
Sui social network non basta esserci. 
Aprire profili ovunque solo per dire “io ci sono” è controproducente.
Come ho già scritto su altri post il pubblico vuole dialogare con noi, essere ascoltato e per fare questo è necessaria una figura professionale che gestisca la comunicazione on line e non la segretaria di turno o l’impiegata part time addetta all’amministrazione. 
Chi apre un profilo deve avere un piano strategico di marketing e di social networking che comprenda la conoscenza del proprio brand, gli investimenti in termini economici e di risorse umane necessarie e i canali più adatti da utilizzare.
Più social utilizziamo, più dobbiamo prevedere questi aspetti perchè le communitiy sono diverse su ogni canale, hanno esigenze, linguaggi, relazioni differenti.
Ascoltare ma anche rispondere prontamente, creare opportunità di incontro e tessere relazioni trasparenti con il friend o il follower, osservare le tendenze e i contenuti emergenti e cercare di anticipare le richieste, prevenire o “curare” situazioni negative in essere, insomma sui social non basta esserci ….bisogna starci, abitarci, viverci. 
Avere un proprio stile riconoscibile ed essere sempre credibile. 
Solo così si crea quel coinvolgimento e si stabilisce quella fiducia necessari per un dialogo costruttivo tra le parti.
Meditate aziende….meditate.
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28Ott

Pinwords in aiuto a Pinterest

By: doraVanelli \ Comments: 1 \ Date: 28 Ottobre 2012
Pinterst  è una startup di  Palo Alto che ben presto è diventato un social network dedicato alla condivisione di immagini.
Le boards (bacheche) sono le idee centrali del social network:  funzionano da raccoglitori pubblici, quindi visibili a tutti, di immagini tematiche, condivise dalla rete o generate dagli utenti,  che permettono la connessione tra persone aventi gli stessi gusti e interessi.
Grazie al buon riscontro in termini di numeri e all’usabilità della piattaforma, Pinterest è diventato un canale promozionale sempre più appetibile, e non sono pochi i brands ad avere pinnato i loro prodotti. 

Visto il carattere prettamente visuale del social network, Pinterest è utilizzato  da  aziende che operano in settori come arte , design, moda, arredamento, fotografia, ma non solo.

Utilizzando  PinWords.com si può dare all’immagine pinnata un messaggio forte e chiaro e altamente ripinnabile.
Pinwords, infatti, consente di sovrapporre  note, didascalie, poesie, racconti, le citazioni sulla parte superiore delle immaginie trovo che sia uno strumeto utile e creativo.
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