Dan Bergeron, 35 anni, è un artista di Toronto, fotografo professionista che ha fatto della sua arte una modalità di comunicazione alternativa, intelligente e virale. Ha ribaltato il concetto di street art rendendola accessibile e coinvolgente. Ha manipolato cartelloni pubblicitari preesistenti trasformandoli in uno scherzo ma anche in veicolo di messaggi irriverenti, ha ridato vita a vetrine abbandonate e a facciate di palazzi dismessi. E’ provocatorio in tutto quello che fa, viaggia border line ma questa è la sua filosofia.
Dan Bergeron e la sua street art
Embrace Life Spot
Questo spot, scritto e diretto da Daniel Cox, è stato girato 2 anni fa (gennaio 2010 ) in Inghilterra.
Per incentivare l’uso delle cinture di sicurezza si è scelta una strada che colpisca più l’emotività e il sentimento delle persone che lo shock o la crudezza visiva di un incidentedal vivo.
Questo filmato di 1 minuto e 29 secondi è stato pensato più che alla televisione, dove non è infatti passato, alla sua diffusione su Internet.
Bellissimo!!
Scatto vincitore del World Press Photo
Lo spagnolo Samuel Aranda il 15 ottobre 2011 ha immortalato una donna velata con in braccio un uomo durante i giorni di protesta a Sana’a contro il Presidente Saleh. L’ospedale è stato allestito in un ospedale da campo in una moschea della capitale yemenita.
L’immagine, pubblicata sul New York Times, è stata selezionata tra oltre 100mila scatti proposti da 5000 fotografi.
Emblematica e di una forza simile alla Pietà di Michelangelo, la foto rappresenta il simbolo delle proteste e delle lotte che l’anno scorso hanno spodestato i regimi del Medio Oriente.
Aranda commenta così:” credo che sia molto importante in queste occasioni ricordare che il nostro lavoro è fatto per le persone di cui raccontiamo le storie. Vorrei che la mia foto potesse essere d’aiuto alla popolazione dello Yemen, una terra troppo spesso dimenticata”.
urante i giorni di protesta contro il presidente Abdullah Saleh.
Tra i premiati anche sette italiani: Eduardo Castaldo, Simona Ghizzoni, Emiliano Larizza, Alex Majoli, Pietro Paolini, Paolo Pellegrin e Francesco Zizola
Samuel Aranda- La primavera araba