Dora Vanelli – Comunicare l'Impresa
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28Lug

Benigni e il XXVIII canto della Divina Commedia

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 28 Luglio 2013
Ieri sera ero nella meravigliosa Piazza di Santa Croce a Firenze allestita per “Tutto Dante” di Roberto Benigni. Lo avevo seguito sulla Rai in qualche puntata dello scorso anno ma dal vivo è tutta un’altra cosa. Si sa che Benigni è un istrione, un artista a tutto tondo ma quando recita Dante ci si rende conto dello spessore sia dell’artista che di questa opera immensa.
Se avessimo avuto Benigni al liceo ci saremmo tutti  emozionati ed appassionati al viaggio letterario di questo capolavoro della letteratura italiana.

Dal 20 luglio fino al 6 agosto Benigni porta sul palco altri 12 canti dell’Inferno, dal XXIII al XXXIV.

Programma delle serate

20 luglio – XXIII Canto
21 luglio – XXIV Canto
22 luglio- riposo
23 luglio – XXV Canto
24 luglio – XXVI Canto
25 luglio – riposo
26 luglio – XXVII Canto
27 luglio – XXVIII Canto
28 luglio – riposo

29 luglio – riposo
30 luglio – XXIX Canto
31 luglio – XXX Canto
1 agosto – riposo
2 agosto – XXXI Canto
3 agosto – XXXII Canto
4 agosto- riposo
5 agosto – XXXIII Canto
6 agosto – XXXIV Canto

I biglietti partono da euro 17,00 si comprano on line

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24Giu

Video anche su Istagram

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 24 Giugno 2013

Alla fine,  le voci che giravano in Rete si sono rivelate vere:
Instagram ha portato su Android e iOS la  possibilità di  girare brevi video e di condividerli, anche se le alternative non mancano.

L’applicazione è piaciuta talmente agli utenti che nella prime 24 ore di utilizzo sono stati caricati circa 5 milioni di video.

Vi rimando alle app migliori per condividere video
e diventare de veri  registi da smartphone.

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24Giu

Un’ abbazia indimenticabile

By: doraVanelli \ Comments: 2 \ Date: 24 Giugno 2013
Rientro oggi da un breve viaggio in Provenza, regione francese che amo moltissimo.
Ho visitato alcune città che ancora mi “mancavano”come Arles ed Avignone ma ciò che più ha lasciato un segno è stata l’Abbazia di Notre Dame de Sénanque.
Si trova in fondo ad un canyon tra i monti della Vaucluse e si raggiunge  attraverso una strada stretta ripida e tortuosa.
Giunti davanti all’abbazia cistercense si viene avvolti da una mistica atmosfera e si rimane in silenzio a guardare….. lavanda a perdita d’occhio.
L’abbazia venne fondata nel 1148 e il suo periodo di massimo splendore fu tra il 1200 e il 1300. 
Fu  abbandonata dai monaci durante la rivoluzione francese e poi acquistata nel IX secolo da Don Barnouin che la restaurò. 
Oggi è un’abbazia abitata da una comunità di monaci che sanno comunicare molto bene e accogliere i visitatori nel migliore dei modi.
La visita guidata (che va prenotata direttamente sul sito dell’ abbazia de Senanque) è solo in lingua francese per le visite individuali e costa 7 euro. 
Un posto magico, un gioiello inestimabile che consiglio a tutti di scoprire.
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10Giu

Collezione Maramotti: un gioiello a Reggio Emilia

By: doraVanelli \ Comments: 0 \ Date: 10 Giugno 2013
Sono stata a Reggio Emilia a vedere  la Collezione Maramotti, un contenitore di arte contemporanea tutto da scoprire e sconosciuto ai più. 
Risale a più di trent’anni fa il proposito di Achille Maramotti (fondatore dell’azienda di moda Max Mara) di costituire una raccolta d’arte contemporanea che diventasse poi un luogo  aperto a un pubblico di conoscitori e interessati. 
Mi sono piaciuti gli spazi architettonici aperti di questo vecchio stabilimento (il primo dell’azienda) che sono stati ristrutturati in funzione espositiva di tutti i pezzi che  il collezionista ha raccolto. 
Dagli anni ’90 Maramotti è stato affiancato dai tre figli nella scelta delle opere da acquistare che, dalla sua morte, portano avanti questo progetto in continuo sviluppo.
La Collezione doveva essenzialmente rappresentare uno specchio del movimento delle idee artistiche più avanzate del proprio tempo ed infatti troviamo alcuni capolavori dell’Arte povera dei maestri Zorio e Anselmo, una serie di opere di Kounellis e poi Penone, Paolini, Boetti, Schifano, Fontana, Burri e tanti altri. 
Fino al 2000, un certo numero di opere acquistate venivano esposte per lunghi periodi negli spazi di passaggio dello stabilimento Max Mara in via Fratelli Cervi a Reggio Emilia: l’intento era quello di promuovere una quotidiana, stimolante convivenza fra creatività artistica e disegno industriale. 
Non è perciò un caso che questo edificio, una volta dedicato alla creazione di “collezioni” di moda, sia ora divenuto la sede permanente di una collezione d’arte contemporanea. 
E’ bello constatare che dove non arriva il nostro sistema dell’arte (svalorizzato, bistrattato e dimenticato) arrivano alcune Collezioni private che si fanno portavoce delle nuove tendenze e mecenati di artisti emergenti.
L’ingresso alla Collezione Maramotti è gratuita ma è d’obbligo la prenotazione. 
Vale davvero la pena farci un giro!
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